Sequestrate nuove sostanze tossiche contenute in smart drugs
Uno smart shop è stato individuato e perquisito dagli investigatori della Polizia di Verona i quali, monitorando sul territorio il consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope, in particolare le testimonianze dei giovanissimi acquirenti, per lo più minorenni, sono risaliti ad un punto vendita ubicato nel vicentino.
Gli agenti sono venuti in possesso di dette sostanze che, quindi, sono state immediatamente sottoposte ad accurate analisi chimiche.
Due di queste, pur non essendo ancora classificate ed inserite nella Tabella I degli stupefacenti, sono risultate contenere i principi attivi dei cannabinoidi sintetici JWH-081 e AM-694, in vendita con la denominazione: "Orange Darya New" e "Orange Alesya New". Il costo di acquisto di ciascuna confezione variava dai 10 ai 20 euro circa, in bustine del peso di grammi 4.
Nel corso della perquisizione, eseguita su apposito decreto emesso dal P.M. della Procura di Vicenza Dott.ssa Toniolo, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, nonché della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell'Interno, sono state rinvenute e sequestrate smart drugs del peso complessivo di Kg. 4,200, tutte già confezionate per la vendita ed ora in fase di analisi tossicologiche.
Il titolare dello smart shop, originario di Milano, ma domiciliato nel vicentino, è stato deferito alla competente Procura della Repubblica per i delitti di cui alla legge sugli stupefacenti.
La Polizia, nel confermare il proprio impegno nel contrasto a qualsivoglia forma di assunzione di stupefacenti, informa ed avverte i giovani, come ogni altro consumatore, circa la comprovata pericolosità delle smart drugs, che sempre più spesso si trovano in commercio e in libera vendita, generando la convinzione che non siano dannose per la salute.
Esse contengono cannabinoidi sintetici molto più potenti della cannabis, proprio come quelli recentemente tabellati e possono provocare gravissimi effetti sull'organismo, soprattutto dei più giovani, causando intossicazioni gravi che conducono anche al decesso, come dimostrano i casi già accertati a Milano e nel Veneto.
Già nello scorso agosto, i poliziotti della Squadra Mobile di Verona, in un altro smart shop della provincia di Verona, avevano individuato numerose sostanze che, vendute come profumatori ambientali, in realtà contenevano sostanze stupefacenti sintetiche, alcune delle quali già tabellate, in grado di causare effetti analoghi a quelli dell'hashish e della marjuana.
In soli tre mesi, le sostanze che, invece, non erano ancora inserite in tabella, contenenti molecole tossiche, meglio conosciute come SMART DRUGS, erano state inserite nella Tabella I di classificazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope (nonchè segnalate per la loro tossicità anche dall'Osservatorio Europeo), dal Ministero della Salute su impulso del Dipartimento delle Politiche Antidroga, con la preziosa collaborazione dell'Istituto di Medicina Legale di Verona.