Il figlio ventenne, accompagnato e interrogato in Questura, confessa l'omicidio e l'occultamento di cadavere.
Si trova presso la casa circondariale di Verona-Montorio, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, il ventenne veronese che, nella tarda serata di ieri, a conclusione dell'interrogatorio a cui è stato sottoposto da parte degli inquirenti della Squadra Mobile e del pubblico ministero Ellvira Vitulli, ha confessato di essere l'autore dell'omicidio del padre.
L'episodio è stato accertato verso le ore 22.00 di ieri dagli agenti della Squadra Volanti, all'interno di un garage di un condominio ubicato nella prima periferia di Verona, precisamente nel quartiere di San Massimo, dove i poliziotti hanno rinvenuto, celato dentro un bidone per la raccolta differenziata, il cadavere, fatto a pezzi, di un uomo, tale Zorzi Giorgio, di anni 66, residente nel citato condominio.
Il quadro degli indizi immediatamente raccolti dai poliziotti delle Volanti e dagli investigatori della Squadra Mobile, dirette rispettivamente dai dirigenti Scannicchio e Trevisi, hanno consentito la risoluzione del caso con l'accompagnamento in Questura, nelle ore successive al rinvenimento del cadavere, del figlio della vittima, tale Zorzi Pier Giorgio.
Proprio in Questura e' stato eseguito il fermo di p.m. per "omicidio aggravato" e "occultamento di cadavere", avendo il predetto giovane ammesso le proprie responsabilità.