Un cittadino marocchino arrestato dalle Volanti per tentato omicidio e incendio doloso
Le aveva promesso qualche mese fa che l'avrebbe uccisa e quindi dalle parole è passato ai fatti.
Un cittadino marocchino D. K. di 29 anni, pluripregiudicato, è stato arrestato dalle Volanti con l'accusa di tentato omicidio e incendio doloso nei confronti di una cittadina romena e di un italiano originario della provincia di Verona entrambi di 45 anni.
L'episodio, che poteva concludersi con un tragico epilogo, è accaduto la mattina di due giorni fa a Verona, in Via Caroto nella boscaglia adiacente alle mura di Via San Zeno in Monte.
La donna, senza fissa dimora, da tempo dormiva all'aria aperta unitamente al suo compagno italiano in un giaciglio ricavato nella folta vegetazione.
Intorno alle ore 06:00 di martedì scorso, mentre i due riposavano tranquillamente, sono stati svegliati di soprassalto dal boato di un'esplosione.
Una volta aperti gli occhi, si sono accorti di trovarsi circondati dalle fiamme che avevano già attaccato il materasso e le coperte su cui stavano riposando, oltre a diversi suppellettili altamente infiammabili.
Nel contempo, la donna aveva anche notato l'autore dell'incendio fuggire a piedi dal luogo, un uomo che nel dicembre dello scorso anno l'aveva minacciata di morte, a seguito dell'arresto che la romena aveva provocato nei confronti di un amico per una tentata violenza sessuale subita.
A seguito della segnalazione giunta subito dopo al "113" da un operatore dell'A.M.I.A., che durante il servizio di pulizia delle strade aveva udito le grida d'aiuto della donna, le Volanti immediatamente intervenute sul posto, sono riuscite in pochi minuti a rintracciare l'autore nelle vicinanze di una fermata dell'autobus di P.le Stefani.
Al momento del fermo, l'uomo è stato trovato in possesso di due accendini.
I Vigili del Fuoco intervenuti sul posto, hanno poi rinvenuto tra le macerie una bomboletta di deodorante esplosa e tracce di liquido infiammabile utilizzato dal cittadino marocchino per aumentare la combustione e quindi la propagazione delle fiamme.
Gli ulteriori accertamenti effettuati dall'Ufficio Volanti della Questura scaligera hanno così permesso di scoprire il movente dell'azione dell'uomo e quindi la premeditazione, elementi che hanno così portato all'arresto da parte della Polizia di Stato dell'uomo per tentato omicidio.
L'uomo si trova tuttora rinchiuso nel carcere veronese di Montorio a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.