Proseguono le indagini anche nei confronti di ultras del Verona
Dopo l'arresto in flagranza di reato effettuato, nel pomeriggio stesso di domenica 11 aprile scorso, a carico di un tifoso del Pescara presso lo stadio Bentegodi, la Polizia di Stato ha arrestato altri quattro ultras abruzzesi per i disordini accaduti alla fine dell'incontro di calcio Hellas Verona - Pescara.
Nella mattinata dell'11 aprile u.s., allo stadio di Verona erano giunti circa 2400 tifosi ospiti per assistere al match di cartello che vedeva opposte la prima e la seconda in classifica del campionato Lega Pro 2009/2010 - Prima Divisione - Girone B. Già prima della gara, le due tifoserie avevano cercato il contatto senza riuscirvi per il pronto intervento delle forze dell'ordine, che con azioni di alleggerimento le avevano tenute a debita distanza. Tuttavia, finita la partita, al momento del deflusso, ad un tentativo di aggressione cercato dagli ultras scaligeri era scattata la brutale reazione di quelli pescaresi che si erano poi scagliati contro le forze di polizia, che all'uopo si erano frapposte fra i contendenti .
Le turbative alla pubblica sicurezza erano continuate all'interno del parcheggio riservato ai tifosi ospiti, quando gli agenti erano stati fatti oggetto di fitto lancio di oggetti contundenti, pietre, bottiglie, bombe carta, tanto che erano state necessarie alcune cariche per ripristinare l'ordine.
Nel frattempo un folto gruppo di tifosi veronesi, posizionatisi nei pressi del settore loro riservato, aveva inscenato una dura contestazione contro la propria squadra, accusata di scarso impegno.
Tale protesta aveva poi avuto un pericolosissimo epilogo quando alcuni irresponsabili, da sopra un cavalcavia, avevano lanciato un masso contro il pullman dell'Hellas Verona che stava riportando in albergo i calciatori locali. La grossa pietra aveva colpito il parabrezza dell'autobus, scheggiandolo ma per fortuna senza infrangerlo e senza causare feriti o incidenti stradali.
La risposta della Polizia di Stato non si era fatta attendere. Già nell'immediatezza dei fatti numerosi tifosi ospiti erano stati fermati: tra costoro era stato tratto in arresto DC.R., di anni 21, incensurato, perché riconosciuto come uno di quelli che avevano lanciato oggetti contundenti contro la Polizia. Processato per direttissima, al ragazzo è stata convalidata la misura dal Giudice scaligero, il quale ha rinviato la decisione finale al prossimo mese di giugno concedendo i termini a difesa.
La frenetica attività investigativa della Digos non si è fermata ed è proseguita ininterrottamente per la necessità di rispettare i termini imposti dalla legge c.d. "contro la violenza negli stadi", che consente alla polizia giudiziaria di arrestare, entro 48 ore dal fatto e sulla base di documentazione video-fotografica dalla quale emergano evidenti elementi probatori, chi si rende responsabile di specifici reati in occasione di manifestazioni sportive. Pertanto, nella giornata di ieri la Squadra Tifoserie della Digos di Verona si è trasferita in quel capoluogo abruzzese ed in collaborazione con il collaterale ufficio della Questura di Pescara ha arrestato e condotto in carcere tre uomini (P.D. di anni 21, M.P. di anni 20, T.F. di anni 21) ed una donna (C.D. di anni 20), tutti privi di precedenti specifici, perché a loro carico sono emersi gravi elementi di colpevolezza in ordine ai reati consumati al'interno dello stadio e nel parcheggio del Bentegodi riservato agli ospiti (lancio di oggetti contundenti, travisamento in luogo pubblico, danneggiamento aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata dal lancio di corpi contundenti). La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara, in attesa della pronuncia del Giudice sulle 4 persone arrestate dalla Digos, ha disposto che costoro permangano agli arresti domiciliari, dopo di che gli atti verranno trasmessi alla Procura di Verona, competente per territorio, che coordinerà le successive indagini per addivenire all'identificazione di tutti i responsabili dei disordini e dei gravi atti di violenza.
Il Questore di Verona, disponendo l'avvio del relativo procedimento amministrativo per vietare ai tifosi segnalati l'ingresso agli stadi, ha espresso il suo personale compiacimento per l'eccellente lavoro svolto in tempi rapidissimi dalle due Digos, stimolandole inoltre a perseverare nel loro lavoro investigativo per far luce rapidamente anche sugli altri episodi criminosi accaduti a margine dell'incontro di calcio in argomento, con l'auspicio che la risposta, ferma e decisa espressa dallo Stato, sia da monito per quelle minoranze che credono di trasformare in un campo di battaglia ciò che deve essere soltanto un tranquillo luogo di divertimento e di sana passione sportiva.