La professionalità e la sensibilità dei poliziotti hanno consentito di far desistere un uomo dalle sue intenzioni estreme e a fargli riabbracciare la sua famiglia
Ancora una volta una vita salvata dalla Polizia di Stato, in particolare dalle Volanti della Questura di Verona.
Un uomo di circa 30 anni, sposato e con figli, ha manifestato l'intenzione di togliersi la vita a seguito dei problemi riscontrati sul lavoro e dopo un'ennesima lite con la moglie.
L'aspirante suicida, dopo aver lasciato un manoscritto sul tavolo della cucina della propria abitazione, in cui manifestava le sue chiare intenzioni suicide, si è poi allontanato all'alba con l'autovettura per mettere in pratica quanto dichiarato.
La moglie, una volta risvegliatasi e letto il messaggio inquietante, disperata ha immediatamente chiamato il "113" per ottenere un aiuto.
Grazie alla professionalità dell'operatore di polizia, la donna veniva tranquillizzata e nel contempo richieste le descrizioni del marito oltre che il numero del telefono cellulare dallo stesso utilizzato.
Grazie a questo indizio, gli agenti della Sala Operativa della Questura, oltre a diramare a tutte le pattuglie presenti sul territorio le ricerche dell'uomo, si è immediatamente attivata per localizzare la cella dei ripetitori in cui si trovava al momento il telefono cellulare dell'uomo.
Una volta individuata, venivano inviate le Volanti nella zona indicata, dove finalmente, all'interno di un parcheggio, veniva rintracciata l'autovettura in uso all'uomo e notato lo stesso scendere piangente dal mezzo ed incamminarsi in stato di shock verso i campi presenti nei pressi.
I poliziotti si sono quindi avvicinati al trentenne, con il quale veniva instaurato un colloquio rassicurante, a seguito del quale, l'uomo decideva di aprirsi con gli agenti spiegando le motivazioni che lo avevano portato a prendere quella decisione estrema.
Confortato dalla sensibilità di ascolto dimostrata dagli agenti delle Volanti, l'uomo si convinceva nel desistere dalle sue intenzioni e chiedeva espressamente agli stessi di essere riaccompagnato a casa, non vedendo l'ora di riabbracciare la moglie e i suoi figli, cosa che poi faceva, in lacrime, alla presenza dei poliziotti.
Il Questore Vincenzo Stingone, ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dagli agenti "che come avviene sul fronte della sicurezza, hanno operato con il massimo della professionalità salvando la vita di una persona. Credo che questo sia forse la cosa più bella, quella che dà più soddisfazione rispetto alla cattura di una banda di rapinatori".