Restituite alla città di Verona le colonne rubate al Giardino Giusti
Risolto con tempestività dagli uomini della Squadra Mobile scaligera il clamoroso giallo della sparizione delle otto colonne dal famoso Giardino Giusti di Verona, dichiarato Monumento nazionale e meta ogni anno di numerosissimi turisti provenienti da tutto il mondo.
Le colonne costituivano parte di un colonnato di un tempietto della fine del '500, ubicato nella parte più alta e panoramica del Giardino, il cui valore stimato ruota intorno ai 50.000,00 Euro.
Le stesse, prima che sparissero, erano appoggiate al muro di cinta del Giardino, in attesa di essere restaurate prima di ritornare al loro posto originario.
Della loro asportazione se ne era accorto il custode, domenica 22 novembre.
Quest'ultimo, dopo aver effettuato accurati accertamenti sulle possibili cause della loro sparizione dall'incantevole Giardino nel quale dimoravano da oltre 500 anni, aveva provveduto il martedì successivo ad avvisare e a denunciarne la loro scomparsa ai poliziotti della Questura di Verona.
Gli uomini della Squadra Mobile scaligera, diretti dal Dott. Gianpaolo Trevisi, hanno così avviato delle articolate indagini, che hanno portato a ritenere in breve tempo e con assoluta convinzione, di dovere indirizzare le investigazioni nel complesso mondo dei furti d'arte su commissione.
La certezza della direzione giusta intrapresa dagli investigatori, ha poi avuto definitiva conferma nel successivo recupero delle colonne, effettuato nella serata del 27 novembre scorso.
Certamente il fiato sul collo degli uomini della Polizia di Stato di Verona, avvertito in questi giorni dall'autore di quell'importante ed ingente furto d'arte, ha costretto quest'ultimo ad abbandonare rapidamente e a far recuperare dai poliziotti nascoste all'interno di un campo in località Pian di Castagnè, del Comune di Mezzane di Sotto (VR), le otto colonne integre.
Il Questore di Verona Vincenzo Stingone, a seguito della brillante conclusione del caso Giardino Giusti, si è vivamente complimentato con gli uomini della Squadra Mobile, dichiarando ai giornalisti: "Oggi siamo particolarmente orgogliosi, perchè ancora una volta i miei uomini hanno dimostrato professionalità e conoscenza del territorio, dando una risposta rapida ed efficace non solo alla sicurezza dei veronesi, ma, come in questo caso, alla loro città, restituendole un pezzo appartenente all'immenso patrimonio artistico che l'ha resa famosa in tutto il mondo".