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Scoperta dalla Squadra Mobile una famiglia davvero "stupefacente"

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Stroncata dalla Polizia di Stato un'attività di coltivazione e spaccio di marijuana a conduzione familiare

Nell'ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione e alla lotta contro lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti, soprattutto nell'ambito del mondo giovanile e scolastico, la Squadra Mobile di Verona, riscontrando una probabile intensa attività di spaccio ad opera di un minorenne veronese, residente a Negrar (VR), attivava un mirato servizio di osservazione al fine di dare concreta corrispondenza a quanto segnalato.

Nel pomeriggio di giovedì 26 novembre, si provvedeva al controllo di un giovane, da poco diciottenne, bloccato dagli investigatori non appena uscito dalla villetta di Negrar, il quale, riferiva di avere appena consumato della marijuana.

Anche in base a queste ulteriori dichiarazioni, si procedeva ad effettuare una perquisizione nell'abitazione in questione, a seguito della quale, in salotto veniva trovato il minore sul quale si avevano i sospetti in compagnia di un diciottenne, con davanti, appoggiati al tavolino, una busta in plastica trasparente contenente una modica quantità di marijuana, un bilancino di precisione e la somma contante di 300 Euro.

Successivamente, veniva rinvenuta una piccola quantità di marijuana anche nella camera da letto della madre del minore di 45 anni di età.

L'approfondita perquisizione permetteva di trovare ulteriore stupefacente dello stesso tipo, detenuto dalla donna e nascosto in parte nella cassaforte e in parte in una intercapedine posta sotto una vasca idromassaggio.

Nel complesso veniva rinvenuto circa 1 chilogrammo di marjuana, suddivisa in diverse buste di cellophane, accuratamente confezionate e sottovuoto.

La donna, in merito alla provenienza della notevole quantità di marijuana rinvenuta, spontaneamente riferiva di averla ricevuta in conto vendita da suo padre di 66 anni, residente a Roma, ma di fatto domiciliato a Valcanneto di Cerveteri (RM), il quale, a causa di gravi problemi economici, su suggerimento di un'altra sorella della donna, ne aveva intrapreso la coltivazione ai fini di spaccio.

Personale del Commissariato di Civitavecchia (RM), infatti, opportunamente informato, eseguiva nella serata del giorno stesso una perquisizione presso l'abitazione del padre della donna, rinvenendo effettivamente, in un grande locale adibito a serra di una graziosa villetta del litorale romano, una sessantina di piante di marijuana, insieme ad una ingegnosa attrezzatura idonea a tale coltivazione.

La stessa donna riferiva che l'attrezzatura per la coltivazione era stata acquistata dal padre attraverso il sito internet www.marijuana.it, sito recentemente sottoposto a sequestro dalla Polizia Postale e che il padre aveva trasportato la sostanza con un viaggio in macchina ai primi di novembre.

Lo stesso padre, inoltre, aveva consigliato alla figlia di vendere la marjuana a Verona perchè, oltre ad essere di ottima qualità la sostanza stupefacente, il guadagno con l'attività di spaccio che ne sarebbe derivato, sarebbe stato sicuramente più proficuo che a Roma.

I due giovani trovati all'interno dell'abitazione, di cui uno il figlio della donna, sono stati denunciati in stato di libertà, mentre, nei confronti della donna ed il padre della stessa, arrestati rispettivamente dalla Squadra Mobile di Verona e dal Commissariato di Civitavecchia, disposti gli arresti domiciliari dopo l'arresto avvenuto il 26.


30/11/2009

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