Arrestato dalla Squadra Mobile il presunto colpevole
Arrestato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Verona, in tempi rapidi, il presunto colpevole della violenza sessuale consumata a Verona nella notte del 03 luglio scorso in Corso Milano.
L'uomo, un cittadino di nazionalità romena, a seguito di incessanti indagini della Polizia di Stato coordinate dalla Procura della Repubblica di Verona, è stato rintracciato nel pomeriggio di ieri in città e, su esecuzione di un'ordine di custodia cautelare in carcere, è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Verona - Montorio in attesa di essere interrogato nei prossimi giorni dal magistrato competente.
Il Questore Vincenzo Stingone, complimentandosi per l'operato dei suoi uomini, che dimostra ancora una volta l'efficacia dell'azione investigativa svolta dalla Squadra Mobile di Verona, ha dichiarato, interpellato dall'agenzia di stampa ANSA: "E' stata una risposta fulminea, tempestiva a un fatto gravissimo che ha creato un grave allarme in città. Grazie alla competenza degli uomini della Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica, il presunto responsabile è stato tratto in arresto. Adesso la giustizia farà il suo corso."
La scoperta della triste vicenda risale alle ore 04:00 del 03 luglio u.s., allorquando le Volanti sono intervenute in Corso Milano all'altezza del civico 11 su segnalazione del "118", chiamata sul posto da una donna sanguinante al volto che aveva chiesto soccorso medico.
Sul luogo gli agenti hanno potuto accertare che si trattava di una donna veronese di 35 anni di età, la quale asseriva di essere stata poco prima vittima di un'aggressione trasformatasi in una violenza sessuale e poi in rapina da parte di un uomo di nazionalità straniera.
La stessa, in merito all'accaduto, riferiva che poco prima della chiusura di un locale di Corso Milano in cui era presente, veniva avvicinata da uno sconosciuto al quale offriva da bere una consumazione.
Lo stesso, per ricambiare, la invitava in un altro bar poco distante, all'interno del quale i due incontravano due amici dell'uomo e con i quali rimanevano in compagnia sino alla chiusura del locale.
Successivamente, gli amici lasciavano il bar, mentre la donna si allontanava con lo straniero al quale chiedeva un passaggio in auto sino a casa.
Durante il tragitto percorso verso l'autovettura dell'uomo, a dire della donna, giunti in prossimità di un cortile privato adiacente ad un box auto aperto, lo straniero iniziava a rivolgere delle avances sessuali alla donna, alle quali rifiutava.
Quest'ultimo, per vincere la resistenza della donna, la colpiva violentemente con pugni al volto e al capo, consumando così successivamente la violenza sessuale.
Al termine del rapporto, l'uomo rapinava la donna della sua borsetta, allontanandosi poi dal luogo facendo perdere le proprie tracce.
La donna veniva quindi accompagnata presso l'ospedale di Borgo Trento per le cure sanitarie e per i controlli relativi all'asserita violenza sessuale patita, i cui primi riscontri sanitari confermavano quanto dichiarato dalla donna.