Resterà sospesa per ulteriori 30 giorni l’attività di un circolo privato di Nogara.
Le gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica che generano i pubblici esercizi che costituiscono il ritrovo di malfattori e persone in stato di alterazione rappresentano una criticità che si ripercuote sulla sicurezza e la tranquillità delle persone. Un tema, quello dell’etica di impresa, che non può essere sottovalutato dagli esercenti operanti sul territoio e che impone una particolare attenzione per le Forze dell’Ordine, ma anche da parte delle categorie di imprenditori interessati.
Nella mattinata odierna, gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione, insieme ai militari dell’Arma dei Carabinieri, hanno notificato al legale rappresentante del circolo privato il provvedimento di sospensione della licenza emesso dal Questore di Verona, su richiesta dell’Arma dei Carabinieri, ai sensi dell’articolo 100 del T.U.L.P.S.
La chiusura temporanea si è resa necessaria alla luce dell’ennesimo episodio di violenza avvenuto all’interno del circolo: una lite tra avventori degenerata con l’accoltellamento di uno di questi, un magrebino residente nel mantovano.
Già lo scorso gennaio la licenza del locale era stata sospesa per trenta giorni a seguito di molteplici episodi in cui i militari erano intervenuti all’interno del circolo per la presenza di diversi avventori molesti e ubriachi.
Il provvedimento si è reso, pertanto, necessario in considerazione dell’esigenza di garantire l’ordine e l’incolumità dei cittadini nella misura in cui, alla luce di quanto emerso, l’attività svolta dallo stesso favorisce la perpetrazione di condotte illecite e costituisce ricettacolo di persone violente e, pertanto, socialmente pericolose.