Oggi ricorre il XXXII anniversario della strage di Capaci. Il 23 maggio 1992, in un attentato organizzato a Palermo, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo persero la vita per combattere una lotta per la legalità.
Nel ricordo del loro sacrificio, un anno fa, la Questura di Verona ha dato il via a #sceglilastradaGIUSTA: un progetto che la Polizia di Sato veronese si era proposta di condividere, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Provinciale, con tutte le Istituzioni e gli organismi rappresentativi di realtà di valore della Comunità veronese che avessero voluto prenderne parte.
Un’assunzione di responsabilità che ha visto l’impegno delle Forze dell’Ordine nel contrasto e nell’educazione culturale rispetto alla devianza giovanile.
Uniti nell’intento, la Polizia di Stato (in tutte le sue specialità), L’Arma dei Carabinieri, il Comando Operativo delle Forze Terrestri di Supporto e la Polizia Locale, insieme al Comune di Verona, al Tribunale di Verona, alla società calcistica “Hellas Verona” e alla Fondazione “Famiglie per la Famiglia” e alla Comunità Tunisina di Verona, hanno incontrato oltre 12.000 studenti affrontando temi di grande attualità e che meritano una riflessione da parte di tutti, in primis di noi adulti, che abbiamo la responsabilità di offrire loro gli strumenti utili affinché possano scegliere la loro strada giusta.
A sposare e voler fortemente sostenere questa iniziativa, la Fondazione degli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana che, tra i suoi compiti statutari, ha proprio quello dell’impegno nei confronti dei giovani su temi strutturali quali la povertà educativa e la prevenzione culturale di fenomeni di devianza con illustri esponenti del mondo scientifico e accademico che ne fanno parte.
Per l’occasione, questa mattina, in Piazza Bra, si è svolta una cerimonia alla presenza di Istituzioni Locali a cui hanno partecipato più di 600 studenti appartenenti a 16 diversi Istituti Scolastici delle Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado. Al termine della cerimonia, i giovanissimi studenti hanno inaugurato il “Villaggio della Legalità”: uno spazio aperto a tutti in cui i ragazzi hanno potuto vedere da vicino l’attività che la Polizia di Stato – e le altre Istituzioni che hanno aderito al progetto – svolgono quotidianamente al servizio del cittadino.
È stato allestito uno stand interamente dedicato all’app YouPol, ideata per offrire ai giovani uno strumento di facile utilizzo per segnalare nell’immediato episodi di bullismo, spaccio di sostanze stupefacenti e violenza domestica.
All’interno dello stand, i nostri poliziotti hanno illustrato come funziona l’applicazione e come scaricarla, rispondendo a tutti i dubbi dei giovani anche in tema di privacy.
Sempre all’interno dello stand, rimanendo sul tema del bullismo e del cyberbullismo, una parte era dedicata al libro “Mannaggia agli struzzi”, una raccolta di storie di valori, un impegno teso a trasmettere ai giovani la cultura del rispetto. Il ricavato delle vendite del libro, scritto da Gianpaolo Trevisi – Direttore della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Peschiera del Garda – e presentato lo scorso febbraio, sarà interamente devoluto al Piano “Marco Valerio”, istituito negli anni ’60 con la nascita del Fondo Assistenza per il personale della Polizia di Stato, rivolto ai figli dei dipendenti ed ex dipendenti della Polizia di Stato, minori degli anni 18, affetti da patologie ad andamento cronico.
Ancora, gli studenti hanno avuto modo di salire a bordo del truck di “Una vita da social” della Polizia Postale e delle Comunicazioni, campagna itinerante che mira a responsabilizzare i giovani sul corretto utilizzo della rete e dei social. Per l’occasione, era presente anche personale specializzato dell’OSCAD (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, incardinato nell’ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale e presieduto dal Prefetto Vittorio Rizzi, Vice Direttore Generale della P.S. – Direttore Centrale della Polizia Criminale), per sensibilizzare gli studenti sui reati a sfondo discriminatorio.
Oltre alla Lamborghini della Polizia di Stato – simbolo per eccellenza della guida sicura in condizioni di emergenza e donata alla Polizia Stato per lo svolgimento di attività operative e per il trasporto di sangue ed organi – è stata allestita un’area espositiva della Polizia Stradale all’interno della quale i ragazzi hanno avuto l’opportunità di “salire a bordo” di un simulatore di moto Honda e di testare, insieme ai poliziotti, le modalità corrette di “guida sicura” confrontandosi, grazie ad uno speciale software, con diversi scenari (diurni e notturni) e condizioni meteo avverse. Ancora, era presente un tappeto Alcol-Visual: una sorta di percorso su cui i ragazzi si sono potuti cimentare indossando una maschera ideata per alterare i riflessi e comprendere in prima persona le condizioni psico-fisiche non corrette per mettersi alla guida.
Presente, infine, anche la Polizia Ferroviaria con un modello in miniatura di un treno, davanti al quale i poliziotti hanno illustrato ai ragazzi le accortezze da adottare per viaggiare in sicurezza anche “in Stazione” e hanno parlato della campagna della Polizia Ferroviaria “Train to be cool”.