Questa mattina c’è stata la prima cerimonia dell’alzabandiera per i 203 frequentatori del 223 corso; i giovani allievi hanno visto per la prima volta salire il nostro Tricolore e hanno cantato insieme ai docenti, agli istruttori e a tutto il personale della Scuola di Peschiera l’inno nazionale.
“D’ora in poi - ha detto loro il direttore Trevisi - questo sarà l’inizio di ogni vostra giornata didattica, come del resto la cerimonia dell’ammainabandiera, nel tardo pomeriggio, ne segnerà la conclusione. Cantate forte il nostro inno perché vi possa sentire bene tutta Peschiera del Garda e tutti i colleghi caduti in servizio che ci guardano da lassù e ai quali, nome dopo nome, dedicherete il vostro e il nostro impegno!”
Le 60 Allieve e i 143 Allievi sono arrivati a Peschiera lo scorso 26 Giugno 2023, avendo comunque iniziato il corso, seguendo le lezioni a distanza, il 12 giugno.
Provengono Veneto, dalla Campania, dalle Marche, dalla Puglia e dal Lazio e sono una parte dei quasi duemila Allievi Agenti che si sono presentati nello stesso giorno presso le scuole di Abbasanta, Alessandria, Brescia, Campobasso, Pescara, Piacenza, Trieste e Vibo Valentia.
Il Corso avrà la durata complessiva di 8 mesi suddivisi in due diversi periodi formativi: il primo di 6 mesi, dal 12 giugno all’8 dicembre, finalizzato alla nomina di Agente in prova e il secondo di 2 mesi, con una prima fase, dal 9 dicembre al 18 dicembre, per il completamento delle attività formative e una seconda fase, dal 19 dicembre 2023 all’8 febbraio 2024, per l’applicazione pratica presso gli Uffici o i Reparti di assegnazione.
Il piano degli studi prevede diverse ore di lezione in aula per le materie ricomprese nell’area della formazione teorico – professionale e cioè diritto costituzionale, amministrazione e legislazione della P.S., Polizia di Stato, attività di Polizia per la legalità e la sicurezza, immigrazione, diritto penale, procedura penale e documentazione degli atti d’indagine.
A questa parte teorica si devono aggiungere le lezioni dell’area addestrativa che ricomprende circolazione stradale e impiego dei veicoli in servizio, pratica armi e addestramento al tiro, tecniche operative e difesa personale.
Gli Allievi seguiranno anche le lezioni teoriche e le esercitazioni pratiche delle unità integrate di ordine pubblico, primo soccorso, formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, formazione antincendio e informatica di base.
Durante le intense giornate formative, che inizieranno alle ore 08.00 e termineranno alle ore 18.00 dal lunedì al giovedì e alle 13.30 il venerdì, i frequentatori avranno modo anche di seguire gli approfondimenti sulla consultazione delle nostre banche dati, sul controllo dei documenti e riconoscimento dei falsi, sul contenimento delle persone non collaborative, sull’attività operativa e tecnico-scientifica sulla scena del crimine, sull’attenzione alla vittima del reato e violenza di genere, sulla criminalità minorile e il fenomeno delle baby gang, sulle funzioni dell’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, sul contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope, sulla comunicazione della Polizia di Stato, sulle insidie del web e le azioni di contrasto al cybercrime e sul benessere del personale e la prevenzione, il riconoscimento e la gestione del disagio dell’operatore di Polizia.
“Abbiamo - ha detto il direttore della Scuola Trevisi - accolto con grande entusiasmo e gioia questi giovani ragazzi; sono i figli del nostro Paese e alcuni cognomi come Xhihani, Er Raqioui, Skvortsova e altri ancora ci dimostrano che ci sono anche i figli di una nuova e più bella Italia. Sono arrivati nelle nostra famiglia e ascolteranno i nostri insegnamenti, i nostri sì, ma anche i nostri no, proprio come succede o dovrebbe succedere nelle nostre case. Con loro oltre alle tante materie previste affronteremo quello che noi definiamo “Percorso Valoriale”, partendo dai valori della nostra Carta Costituzionale, con particolare riferimento all’art.54, soffermandomi sulla centralità e la sacralità della vita umana e sulla dignità della persona, passando per l’etica nel servizio di Polizia, la irreprensibilità nella vita privata, l’uso consapevole dei sociale network, sino ad arrivare alla gestione del rapporto tra immagine individuale e collettiva. Anche quest’anno poi, come per i corsi precedenti, affronteremo il tema, cercando di far ascoltare loro anche importanti testimonianze, dei diritti umani e dei reati a matrice discriminatoria, partendo dal lavoro che da anni porta avanti l’OSCAD, l’Osservatorio Interforze per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori. Stanno arrivando giovani ragazze e ragazzi e alcuni di loro hanno solo 19 e 20 anni e sentiamo sulle nostre spalle un’immensa responsabilità; nonostante questo peso però siamo certi che il nostro entusiasmo e la nostra passione ci permetteranno di staccarci da terra, insegnando anche a loro a volare, svolgendo il Nostro difficile, ma meraviglioso servizio.”