Anche in occasione dell’ultimo incontro di calcio tra Hellas Verona ed il Napoli disputato il 13 marzo scorso, sono state registrate delle criticità all’ordine ed alla sicurezza pubblica a causa della nota ostilità che da sempre contraddistingue le due tifoserie. Ben sapendo dell’imponente dispositivo che normalmente viene predisposto in occasione di tali eventi calcistici sia allo stadio Bentegodi che lungo le direttrici stradali solitamente utilizzate dai tifosi ospiti per raggiungere lo stadio, un gruppo di ultras partenopei ha cercato di eludere i controlli di polizia intraprendendo strade di norma meno monitorate dalle forze dell’ordine.
Circa 300 “ultras” napoletani, difatti, hanno raggiunto questo capoluogo percorrendo strade secondarie, influenzando in maniera incisiva la ricollocazione delle risorse e dei dispositivi di Polizia che, in emergenza, hanno provveduto alla messa in sicurezza dei transiti lungo le arterie urbane. In tale contesto, la particolare e rafforzata attività preventiva operata da personale Digos in occasione degli incontri più caldi, ha permesso di intercettare e scortare in sicurezza un convoglio della tifoseria partenopea composto da circa 15 minivan che aveva imboccato le strade urbane poste in prossimità della zona “sud” della città; altri mezzi, invece, venivano trovati a percorrere strade collocate nella zona “est” di Verona.
Nonostante gli sforzi operati per agganciare i convogli anche con personale di polizia in divisa per garantire una scorta in sicurezza sino allo stadio Bentegodi, durante il transito della “colonna” lungo le strade cittadine, gli ultras napoletani intercettavano in questo Lungadige Galtarossa alcuni ultras scaligeri sottoposti alla misura del D.A.SPO che si trovavano nei pressi della locale Questura per adempiere all’obbligo di firma.
Raggiunto il Ponte San Francesco, gli ultras partenopei bloccavano il convoglio, scendevano dai mezzi e, armati di cinture ed aste di bandiera, si dirigevano coesi e con il volto travisato in direzione della controparte scaligera; nell’occasione accendevano e lanciavano anche delle torce illuminanti. Solamente il repentino intervento del contingente di scorta che si è interposto tra le due fazioni esercitando anche un’azione di alleggerimento, ha evitato l’innesco di una rissa in una strada ad alta densità veicolare.
Al termine di una complessa e laboriosa attività d’indagine e nonostante il travisamento degli odierni indagati, la Digos di Verona è riuscita a deferire all’Autorità Giudiziaria 5 facinorosi gravitanti nel mondo ultras partenopeo (residenti nella provincia di Napoli), di età compresa fra i 21 e i 38 anni, alcuni dei quali con precedenti di Polizia.
Sul conto degli stessi, sono stati raccolti inoppugnabili elementi di prova in ordine alla commissione, a vario titolo, di reati di possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive (ex art. 6 ter L. 401/89 e successive modificazioni) e travisamento in luogo pubblico senza giustificato motivo (art. 5 L. 152/1975), il tutto in concorso fra loro e con altre persone al momento non ancora identificate (ex art. 110 e 112 c.p.).
Il Questore di Verona, Ivana Petricca, ha avviato nei confronti di tutti i responsabili, il procedimento amministrativo volto all’emissione del provvedimento del “D.a.Spo.”, che inibirà loro, per diverso tempo, l’accesso agli stadi.