Si è avvicinata ad un turista, lo ha distratto gesticolando e parlando in lingua straniera e, nel frangente, con l’aiuto di una complice, è riuscita a sfilare dal marsupio della vittima il telefono cellulare, per poi allontanarsi velocemente nel tentativo di mescolarsi tra la gente di passaggio in via Mazzini.
È successo ieri pomeriggio, poco dopo le 13.00. Responsabile del furto una quarantenne di origini bulgare, incensurata; vittima, un cittadino colombiano di 61 anni, in visita a Verona con la moglie e la figlia, giovane Ufficiale delle Forze Armate U.S.A.
L’uomo, sbigottito dal comportamento bizzarro tenuto dalle sconosciute di fronte a lui, si è subito insospettito e, una volta accortosi di essere stato derubato, ha richiamato l’attenzione della figlia che, dopo aver allertato il 113, si è messa all’inseguimento di quella, tra le due complici, indicata dal padre come la responsabile del furto. La donna è stata intercettata, di lì a pochi minuti, dagli agenti delle Volanti che – grazie alla collaborazione della militare – hanno identificato la cittadina straniera all’interno di un negozio e l’hanno arrestata. Dentro uno dei cesti messi, dall’esercizio commerciale, a disposizione dei clienti per gli acquisti, i poliziotti hanno rinvenuto il telefono rubato di cui la ladra, accortasi di essere seguita, si era, poco prima, disfatta.
Questa mattina la donna, accusata di furto aggravato, è comparsa davanti al giudice che, dopo la convalida dell’arresto, ha rinviato l’udienza il prossimo 25 ottobre.