Sono 5, in totale, i minori denunciati, questa mattina, dagli agenti delle Volanti della Questura di Verona: due di loro ritenuti responsabili di furto e di estorsione ai danni di un coetaneo, due indagati per il solo reato di estorsione ed uno denunciato per porto abusivo di armi. Il gruppetto, facente parte di una comitiva composta da 9 adolescenti – tutti italiani di seconda generazione provenienti dalla bassa veronese, di età compresa tra i 15 e i 17anni – sono stati intercettati in corso Porta Nuova, poco dopo la segnalazione della vittima, un quattordicenne veronese.
Ad intercettarli, non lontano da dove era accaduto il fatto, sono stati gli operatori della Squadra “Nibbio” – equipaggio moto montato dell’Ufficio “Volanti” – che, non appena hanno ricevuto la segnalazione dalla Centrale Operativa, hanno individuato la comitiva diretta verso il centro cittadino.
I giovani responsabili, su richiesta degli operatori di polizia, hanno riconsegnato i beni indebitamente sottratti al loro coetaneo: un paio di cuffiette airpods – il cui furto è stato addebitato a un 15enne e ad un 17enne – e 25 euro – che sarebbero stati estorti alla vittima da quelli che lo avevano precedentemente derubato, insieme ad altri due membri del gruppo, anch’essi di 15 e 17 anni.
Le testimonianze raccolte hanno consentito di riscostruire la dinamica dei fatti: intorno alle 9.30 di questa mattina, mentre si trovava nel piazzale antistante la Stazione Ferroviaria di Verona Porta Nuova, il quattordicenne si sarebbe, d’un tratto, trovato accerchiato dal gruppetto di adolescenti, due dei quali sarebbero riusciti a staccargli dalla cinta il porta cuffie per poi, velocemente, allontanarsi. La parte lesa, di lì a poco, si sarebbe decisa a raggiungere la comitiva per chiedere la riconsegna dei propri airpods. In quel momento, i ladruncoli, insieme ad altri due, gli avrebbero estorto 25 euro: equo compenso – a loro dire – per la restituzione delle cuffiette. Impossessatisi anche dei soldi, i 4 si sarebbero poi allontanati, lasciando indietro il loro coetaneo che ha immediatamente allertato la Polizia.
I giovanissimi sono stati tutti portati presso gli Uffici di Lungadige Galtarossa per l’identificazione e per lo svolgimento degli accertamenti necessari, al termine dei quali – dopo essere stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Venezia – sono stati riaffidati alle loro famiglie. Nel corso delle verifiche, uno dei ragazzi – di anni 17 – è stato trovato in possesso di un coltello “butterfly” di 23 cm e, dunque, denunciato per porto abusivo d’armi.