Non potrà accedere per un anno all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico trattenimento di tutta la provincia di Verona, né entrare per i prossimi tre anni all’interno degli impianti sportivi presenti sul territorio nazionale e su quello degli altri stati dell’Unione europea.
Proibito al 16enne per i prossimi tre anni anche l’accesso a tutta la zona limitrofa allo stadio “Bentegodi” e alla stazione di Verona Porta Nuova nei giorni in cui si svolgono manifestazioni sportive.
È questo il contenuto dei due provvedimenti che il Questore della provincia di Verona, Dott.sa Ivana Petricca, tramite la locale Divisione di Polizia Anticrimine, ha disposto a carico del 16enne che lo scorso 17 aprile ha sfregiato in modo permanente il volto di Michele Dal Forno, il rider 21enne che era intervenuto per difendere una ragazza in difficoltà.
In quell’occasione, gli agenti delle Volanti erano riusciti tempestivamente a rintracciare l’aggressore e a ricostruire la dinamica degli eventi: intorno alle 20.30, il sedicenne, in compagnia di un amico, avrebbe intercettato in via Locchi una coetanea con la quale si sarebbe intrattenuto per qualche istante. Nello stesso frangente, la vittima, che transitava in motorino in quella zona per effettuare delle consegne a domicilio, avrebbe notato la ragazza – sua conoscente – discutere con i due giovani. Temendo fosse in difficoltà, il ventunenne si sarebbe fermato, avrebbe offerto il suo aiuto all’amica e, nel giro di pochi attimi, sarebbe stato raggiunto dai due adolescenti, uno dei quali, con in mano un coltello, lo avrebbe aggredito, colpendolo al volto.
Dopo l’arresto del giovane, non si è conclusa l’attività dei poliziotti della Questura di Verona, che ha portato all’adozione dei due provvedimenti a carico del ragazzo.
Il provvedimento del divieto di accesso alla manifestazioni sportive è stato emesso in virtù della normativa vigente – introdotta dal c.d. decreto sicurezza bis – che, tra le innovazioni più rilevanti, consente di applicare la misura di prevenzione del DASPO anche nella modalità “fuori contesto”, ovvero per il solo fatto di essere stati denunciati o condannati, anche in via non definitiva, negli ultimi cinque anni per uno dei reati indicati nella normativa, senza che rilevi la circostanza di aver commesso il fatto in occasione o a causa di manifestazioni sportive.
Quanto al divieto di accesso a determinate aree urbane (c.d. D.A.C.Ur), la vigente normativa ne prevede l’adozione nei confronti di chi sia stato denunciato, negli ultimi tre anni, per reati commessi nei locali di pubblico trattenimento o nelle immediate vicinanze degli stessi o per delitti non colposi contro la persona.
Alla base di entrambi i provvedimenti della Divisione di Polizia Anticrimine della Questura, la pericolosità per la sicurezza pubblica del 16enne, alla luce delle modalità violente con cui il 16enne ha ferito con un coltello il giovane rider, causandogli lesioni gravissime dalle quali è derivato lo sfregio permanente del viso del rider.
I due provvedimenti sono stati notificati mercoledì al giovane nell’Istituto penale per minorenni di Treviso, dove il 16enne è attualmente sottoposto alla misura della custodia cautelare in attesa del processo.