Ha ordinato la cena a domicilio e, dopo la consegna, ha aggredito violentemente il fattorino che gli aveva contestato di aver pagato con delle banconote false, per poi scappare a bordo dell’auto della vittima.
È accaduto intorno alle 23.40 di mercoledì, quando un dipendente di un esercizio commerciale di vendita di pizza e kebab da asporto ha contattato la centrale operativa della Questura di Verona segnalando di essere appena stato rapinato della propria autovettura.
Immediatamente, gli agenti delle Volanti sono intervenuti sul posto procedendo ai primi accertamenti, dai quali è emerso che il giovane fattorino aveva poco prima effettuato una consegna a Castel d’Azzano ad un giovane, B.L. veronese classe ’92 Pochi minuti dopo la consegna, tuttavia, il fattorino si era reso conto che alcune delle banconote ricevute per il pagamento da B.L. sembravano false. Pertanto, lo stesso ha contattato telefonicamente il cliente per informarlo del fatto, suscitando l’ira del giovane che ha negato ogni addebito.
Dopo la telefonata, B.L. è salito in auto insieme al fratello, dirigendosi verso l’esercizio di vendita per chiarire la vicenda. Giunti all’altezza dell’intersezione tra via Vigasio e via Mezzacampagna, i due giovani hanno raggiunto l’autovettura a bordo del quale si trovava il fattorino, ferma all’incrocio a causa del semaforo rosso.
In uno scatto d’ira, B.L. è sceso dall’auto e si è diretto verso l’autovettura del fattorino, colpendo violentemente con calci e pugni la portiera anteriore, per poi aprirla ed inveire contro la vittima.
Al culmine dell’esagitazione, il giovane ha colpito con un pugno al volto il fattorino che, estremamente impaurito, è riuscito a divincolarsi dall’aggressione uscendo dal veicolo e allontanandosi.
A quel punto, B.L. è salito a bordo dell’auto della vittima ed è fuggito a forte velocità con la stessa, seguito dall’auto guidata dal fratello a bordo della quale era giunto sul posto.
In breve tempo, gli agenti delle Volanti sono riusciti a rintracciare B.L. il quale inizialmente ha negato ogni addebito.
Tuttavia, nella sua tasca è stata ritrovata dai poliziotti la chiave dell’auto sottratta e, messo alle strette, il giovane ha confermato quanto commesso e ha poi condotto i poliziotti nel luogo in cui aveva occultato l’auto rubata.
Al termine degli accertamenti, sono dunque scattate per B.L., pregiudicato per reati contro il patrimonio, le manette per il reato di rapina.
Nella mattinata odierna, al termine del rito direttissimo, il Giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte la settimana.