Era sottoposto agli arresti domiciliari ma, noncurante della misura cautelare e delle restrizioni alla circolazione previste dalla vigente normativa, è evaso nel cuore della notte, allontanandosi da casa a bordo di un motociclo rubato guidato da un connazionale pregiudicato. La fuga dei due uomini, però, è stata breve: dopo poche centinaia di metri, infatti, il motociclo ha tamponato un taxi, finendo rovinosamente a terra ed attirando l’attenzione di una Volante in transito.
È accaduto ieri intorno alle 00.50, quando nel corso di un normale servizio di prevenzione e controllo del territorio, gli agenti delle Volanti hanno notato in Corso Venezia, all’altezza di via Torbido, un motociclo riverso a terra, accanto al quale si trovava un ragazzo che stava cercando di prestare soccorso al conducente del motociclo, rimasto a terra con le gambe bloccate sotto il mezzo.
Sul posto era presente anche un taxi che, come accertato dai successivi rilievi, era stato tamponato dal motociclo.
Gli operatori sono, pertanto, intervenuti immediatamente per sincerarsi delle condizioni delle persone coinvolte nel sinistro, prestando i primi soccorsi all'uomo rimasto a terra.
Approfittando di tale situazione, l’altro giovane che viaggiava sul motociclo, ha tentato di dileguarsi dal luogo del sinistro, ma è stato prontamente fermato e subito riconosciuto dagli agenti. Si tratta di H.K., 35enne cittadino tunisino, gravato da numerosi precedenti in materia di stupefacenti, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, ricettazione, danneggiamento ed evasione ed attualmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Anche il conducente del motociclo, T.K., 50enne tunisino, era già noto alle Forze dell’Ordine e in suo possesso gli agenti hanno rinvenuto un bastone telescopico.
Dai primi accertamenti è, inoltre, emerso che il motociclo a bordo del quale viaggiavano i due tunisini era rubato.