Era già stato espulso dall’Italia nel 2016 con decreto del Prefetto di Roma, ma all’inizio del mese di giugno era riuscito a tornare a Milano eludendo i controlli alla frontiera.
Lo stesso giorno del suo reingresso irregolare, era stato fermato dal nucleo radiomobile in tarda serata mentre si trovava a bordo di un’auto in compagnia di altre persone: all’interno del veicolo, i carabinieri avevano rinvenuto martelli, pinze e altri arnesi che gli stessi soggetti avevano ammesso di utilizzare per commettere reati predatori presso stazioni ferroviarie e aeroporti.
In quell’occasione pertanto, insieme agli altri due, il trentenne di origine bosniache era stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere ed invitato a presentarsi presso l’Ufficio Immigrazione di Milano per regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale.
Ancora, appena una settimana fa, era stato intercettato in piena notte dal nucleo radiomobile di Monza: in quella circostanza però, all’atto del controllo, aveva esibito un passaporto da cui i militari dei carabinieri avevano constatato la palese alterazione della data di ingresso del visto, motivo per cui era stato denunciato, oltre che per violazione della normativa sull’immigrazione, per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.
Noncurante dei due inviti a presentarsi per regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale, l’uomo è stato rintracciato ieri mattina, a Verona, dagli agenti delle Volanti, a seguito della nota diramata dalla Centrale Operativa per un doppio alert alloggiati in un hotel di Via Enrico Fermi.
Accompagnatolo, quindi, in Questura per più approfonditi accertamenti sulla sua identità, i poliziotti hanno constato che l’uomo era in realtà già stato identificato più volte in Italia, ma aveva sempre fornito differenti generalità: a carico di uno di questi “alias”, è emersa anche una segnalazione in ambito Schengen per pericolosità sociale.
Su proposta del Questore, il trentenne di origini bosniache è stato quindi nuovamente espulso con decreto del Prefetto dal territorio nazionale e contestualmente accompagnato al CPR di Brindisi in attesa dell’esecuzione del provvedimento.