Eccomi, sono un poliziotto che svolge le funzioni di questore nella provincia in cui ho iniziato la mia carriera, una città che ora ritrovo straordinariamente cresciuta, più importante e più vivace di come l’avevo lasciata trent’anni fa. È con queste parole che, ieri sera, Roberto Massucci si è presentato in consiglio comunale, invitato a partecipare dal sindaco Damiano Tommasi.
La volontà del questore di rivolgere personalmente un saluto ai rappresentanti del capoluogo scaligero rientra nell’ottica – manifestata sin dal giorno del suo insediamento nella questura di Verona – di costruire una solida rete di collaborazione tra le istituzioni della provincia, a beneficio dell’interesse comune. Sono a vostra disposizione – ha dichiarato il dott. Massucci guardando negli occhi i presenti – e sarò al fianco di chi è al governo della città e di chi è all’opposizione, con il rispetto dovuto a chi è stato eletto dal popolo, a chi è stato scelto dai cittadini per rappresentarli.
Il colloquio, poi, si è concentrato prevalentemente su tre tematiche: sicurezza, lavoro con i giovani e immigrazione, materie per le quali il dott. Massucci ha ribadito l’importanza della collaborazione e della coesione di intenti. Dobbiamo fare in modo che a chiunque si trovi in un’area grigia, in bilico tra una condizione di legalità e una condizione di illegalità, sia data l’opportunità di scegliere la strada giusta, di assumere un ruolo attivo nella e per la comunità in cui vive. Se sapremo andare tutti nella stessa direzione – ha concluso – la Verona di domani sarà ancora migliore di quella di oggi.