Questura di Verona

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Era già gravata dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex compagno: 35enne arrestata per atti persecutori e resistenza a Pubblico Ufficiale. Nei suoi confronti emesso anche avviso orale del Questore.

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Era già gravata dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex compagno: 35enne arrestata per atti persecutori e resistenza a Pubblico Ufficiale. Nei suoi confronti emesso anche avviso orale del Questore.

Nella serata di domenica, la Polizia di Verona ha arrestato una 35enne rumena per atti persecutori, violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Ad allertare gli agenti delle Volanti scaligere un 52enne veronese con cui la donna aveva avuto una relazione e che, dopo la fine del rapporto, continuava a minacciarlo e perseguitarlo con insistenza. Le Forze dell’Ordine sono state chiamate dall’uomo proprio durante un litigio.

Quando i poliziotti sono intervenuti intorno alle 18.45 di ieri, hanno trovato la donna nel cortile condominiale innanzi all’ingresso dell’abitazione dell’ex compagno: lì, in maniera molesta ed aggressiva, continuava ad inveire contro di lui minacciandolo gravemente.

All’arrivo degli agenti, la 35enne si è scatenata violentemente contro gli stessi, strattonandoli e spingendoli più volte; in preda all’ira, poi, ha scagliato il proprio cellulare in direzione dell’ex compagno con l’intenzione di colpirlo, senza tuttavia riuscirci.

Dopo aver tentato invano di calmarla, i poliziotti, non senza difficoltà, l’hanno fatta accomodare all’interno dell’automobile di servizio per accompagnarla negli uffici di Lungadige Galtarossa dove, anche durante la stesura degli atti di rito, ha perseverato nel suo atteggiamento ostile ed aggressivo nei confronti degli agenti.

Dai successivi accertamenti condotti, i poliziotti hanno poi scoperto che la donna, pluripregiudicata, risultava già gravata dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, con una distanza da mantenere di almeno 500 metri dalla medesima, emessa nello scorso mese di giugno dal Tribunale di Verona. 

Nei confronti della 35enne, attualmente in Italia senza una fissa dimora, è il Giudice ha disposto l’aggravamento della misura con la custodia cautelare in carcere.

Nei suoi confronti, inoltre, il Questore – tramite la locale Divisione Anticrimine – ha emesso la misura di prevenzione dell’avviso orale.

 

Si precisa che la responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.


06/07/2023
(modificato il 05/07/2023)

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