Era fuori servizio il poliziotto che, ieri notte, ha bloccato la fuga del responsabile di un furto su auto in sosta commesso, intorno alle 2:45, in zona Veronetta.
Quando si è imbattuto nell’operatore delle Volanti, il ventitreenne poi finito in manette stava fuggendo in sella ad una bicicletta, rincorso dall’uomo che aveva assistito alla sottrazione, da parte sua, di uno zaino da una vettura posteggiata in via san Francesco. Sono state proprio le grida che quest’ultimo indirizzava al giovane in bici ad insospettire l’agente di polizia che si è subito messo all’inseguimento di entrambi, raggiunti all’incrocio tra Interrato dell’Acqua Morta e via Carducci.
Mentre si avvicinava, il poliziotto ha assistito alla breve colluttazione tra il testimone del furto e il responsabile, intenzionato a scappare con lo zaino appena sottratto. Il tempestivo intervento dell’agente – che si è subito qualificato – ha impedito la fuga del ventitreenne. Nonostante quest’ultimo abbia tentato a più riprese di allontanarsi, opponendo anche resistenza attiva nei confronti dell’operatore delle Volanti, quest’ultimo non ha desistito e, con fatica, è riuscito a trattenere l’uomo fino all’arrivo della pattuglia dei colleghi in servizio. A quest’ultimo, finito in manette, sono stati contestati i reati di rapina impropria e di resistenza a Pubblico Ufficiale.
In seguito all’arresto, i poliziotti hanno recuperato lo zaino ed un mazzo di chiavi e sono riusciti a risalire al proprietario che ha riconosciuto i beni come propri, testimoniando che gli erano stati asportati dalla sua autovettura solo 5 minuti prima, da un soggetto in sella ad una biciletta.
Ieri mattina il giudice, dopo aver convalidato l’arresto del ventitreenne, ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.
Si precisa che la responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.