Questa mattina, al termine della celebrazione del Precetto Pasquale organizzata dal Comando delle Forze Operative Terrestri, il Questore di Verona, Ivana Petricca, ha consegnato al Vescovo, Domenico Pompili, un’ampolla contenente l’olio estratto dagli ulivi di Capaci. Nel luogo dove, il 23 maggio di 31 anni fa, avvenne la tremenda esplosione in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, sorge, oggi, il giardino della Memoria che porta il nome della sigla radio dell’auto della scorta: “Quarto Savona Quindici”. In questo terreno ciascun albero d’ulivo è dedicato ad una persona delle istituzioni caduta per mano mafiosa ed è da ognuno di essi che è stato estratto l’olio che verrà consacrato nella messa crismale della settimana santa e verrà utilizzato come olio santo nel corso di questo anno liturgico assurgendo a simbolo di redenzione e divenendo segno per tutti dell’autenticità e della profondità del sentimento religioso.
Con questo gesto, la Questura di Verona vuole prender parte al percorso di rinascita avviato, lo scorso anno, dalla Questura di Palermo e dall’Associazione Quarto Savona Quindici che, per la prima volta, in occasione del trentennale delle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio, ebbero l’idea di donare l’olio del Gardino della Memoria di Capaci alla Chiesa siciliana. L’iniziativa – accolta con entusiasmo dalla Conferenza Episcopale Italiana e, da ora, estesa a tutte le diocesi d’Italia – è testimonianza del costante impegno delle istituzioni nel contrasto al crimine organizzato e dell’importanza che viene attribuita alla memoria.
In ricordo delle vittime di tutte le stragi mafiose.