Alla base del provvedimento del Questore svariati delitti tra cui devastazione e saccheggio, lesioni personali aggravate, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale
Il Questore della provincia di Verona, Dott.sa Ivana Petricca, ha disposto, tramite la locale Divisione di Polizia Anticrimine, 10 D.A.SPO “fuori contesto” e 10 Divieti di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento a carico degli stessi soggetti, alcuni dei quali militanti dei movimenti della destra radicale scaligera, per gli episodi di guerriglia urbana accaduti il 28 ottobre 2020 in piazza Erbe.
I provvedimenti sono stati emessi in virtù della normativa vigente – introdotta dal c.d. decreto sicurezza bis – che, tra le innovazioni più rilevanti, consente di applicare il Daspo per una serie di reati, tra cui associazione di tipo mafioso, estorsione, incendio, rapine, spaccio di stupefacenti e, in ultimo, il reato di rissa.
La normativa consente l’applicazione della misura di prevenzione nella modalità “fuori contesto”, cioè per la sola commissione del fatto, indipendentemente che questo sia stato commesso in occasione o a causa di manifestazioni sportive. La pericolosità del soggetto, in questo caso, viene vagliata dall’unico requisito previsto: la denuncia o la condanna, anche non definitiva, per uno dei reati previsti dalla normativa, per i quali si è proceduto negli ultimi 5 anni.
I motivi che hanno indotto il Questore di Verona a procedere con l’emissione dei divieti si fondano sugli episodi di guerriglia urbana avvenuti il 28 ottobre 2020 in piazza Erbe a Verona. Nello specifico, a seguito delle indagini svolte dalla locale DIGOS, i dieci soggetti sono stati denunciati in stato di libertà per delitti di devastazione e saccheggio, per aver lanciato/utilizzato nel corso di manifestazioni pubbliche artifizi pirotecnici o oggetti atti ad offendere, in modo da creare un concreto pericolo per l’incolumità delle persone, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale aggravata, lesioni personali aggravate, per aver preso parte attiva ad una manifestazione in luogo pubblico senza regolare preavviso.
Il Questore della provincia di Verona, al termine del relativo procedimento amministrativo, ha deciso di applicare le predette misure di prevenzione ai soggetti identificati tra i circa 300 manifestanti che, la sera del 28 ottobre 2020, al termine di una manifestazione non preavvisata, hanno tentato di sfondare lo schieramento della Polizia di Stato posto a difesa del Palazzo del Governo per aprirsi un varco e recarsi sotto la Prefettura. I dimostranti, una volta giunti in piazza Erbe, hanno iniziato a pressare per poter entrare in piazza dei Signori per poi usare violenza con calci e lancio di sedie e tavoli (presenti all’esterno dei locali pubblici di piazza Erbe), bottiglie, pietre, fumogeni, petardi e bombe carta.
Alcuni manifestanti hanno anche tentato di rompere lo schieramento della Polizia creando una barricata con i cassonetti della spazzatura, da utilizzare come riparo, e avanzare verso piazza dei Signori. La guerriglia è proseguita fino alle ore 01.00 circa del 29 ottobre 2020.
Durante la guerriglia 6 operatori di Polizia sono rimasti feriti.
Tre d.a.spo. (rispettivamente di 8, 5 e 1 anno) contengono la prescrizione dell’obbligo di firma per anni 3 il primo e anni 1 i restanti due, mentre gli altri sette d.a.spo. validi per 1 anno sono semplici. Il divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento presenti in piazza Erbe è valido per un anno. Tre soggetti all’epoca dei fatti erano minori degli anni 18.