Ieri, intorno alle ore 10.15, gli Agenti delle Volanti, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno sottoposto a controllo un uomo che stazionava nei giardini di Piazza Bra.
Alla vista dei poliziotti, C.N., 56enne nato a Cagliari ma residente a Verona, si è sin da subito dimostrato insofferente e nervoso.
Pertanto, gli Agenti hanno controllato l’uomo, che vanta numerosi precedenti per truffa, furto aggravato, ricettazione e altri reati contro il patrimonio, rinvenendo all’interno del suo zaino numerosi arnesi atti allo scasso ed un coltello a serramanico con lama autobloccante.
Al termine degli accertamenti, gli operatori hanno provveduto al sequestro degli attrezzi rinvenuti e alla denuncia di C.N. per i reati di porto di armi od oggetti atti ad offendere e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
I controlli degli Agenti delle Volanti sono proseguiti anche nel pomeriggio, portando all’arresto di A.A., classe ’93, per il reato di false attestazioni a Pubblico Ufficiale sulla propria identità.
Il giovane, infatti, fermato verso le 13.30 di ieri in Via Tombetta insieme a tre cittadini italiani noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, ha dichiarato ai poliziotti di essere un cittadino marocchino classe ’94 e di essere da poco sbarcato in Italia.
Tuttavia, la padronanza della lingua italiana da parte del ragazzo e la circostanza che il nominativo fornito non fosse presente nella banca dati interforze, hanno insospettito i poliziotti che hanno deciso di accompagnare in Questura il ragazzo, per sottoporlo ad ulteriori accertamenti.
All’esito dei rilievi foto-dattiloscopici i sospetti degli operatori si sono dimostrati fondati ed è emersa la vera identità del giovane: nato nel 1993 in Marocco ma cittadino italiano, A.A. risulta gravato da numerosi precedenti per maltrattamenti in famiglia e reati contro il patrimonio ed è altresì sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Alla luce di tali evidenze, A.A. ha ammesso di aver consapevolmente fornito agli operatori delle generalità false per evitare un possibile aggravio della misura cautelare, non avendo ottemperato all’obbligo di presentazione dallo scorso 31 ottobre.
Nella mattinata odierna, all’esito del rito direttissimo, il Giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto l’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.