Un brutto episodio quello occorso sul tardo pomeriggio del 12 gennaio ai danni di un'anziana donna residente in quel di Vercelli. Il figlio, in preda ai fumi dell'alcool, ha iniziato ad inveire e percuotere la donna fino a che i vicini, preoccupati dalle urla provenienti dall'abitazione in cui risiedono i due, hanno avvertito il 113.
Pronto è stato l'intervento degli agenti della Polizia di Stato in servizio presso la Questura bicciolana che ha scongiurato pericoli ben peggiori per l'anziana donna.
I fatti. Erano circa le 19.30 quando è arrivata una chiamata al 113 da parte di un cittadino che lamentava forti rumori ed urla provenienti dal piano sovrastante al proprio appartamento. Il richiedente spiegava che il condomino residente nell'appartamento indicato era da un po' di tempo che, agitato, creava non pochi disagi alla quiete dell'intero condominio. Lo stesso era stato redarguito a tenere un comportamento più consono, ma lo stesso, incurante, apostrofava spesso in malo modo il vicino per poi chiudersi di nuovo in casa e riprendere coi rumori e schiamazzi di prima.
Ecco che gli agenti della 'Volante' si recavano nell'appartamento indicato: ad aprirgli la porta una donna anziana, visibilmente sconvolta ed impaurita. Alle spalle della donna sopravveniva il figlio che in evidente stato di agitazione, a fronte della richiesta di fornire un documento di riconoscimento, iniziava ad inveire contro gli operatori scagliandovisi contro: la donna cercava di fermare il figlio che per tutta risposta prima la spingeva contro gli operatori e poi la sbatteva a terra. Gli operatori a quel punto, considerata l'impossibilità di ricondurre alla calma il soggetto senza più gravi conseguenze, conducevano l'individuo presso i locali della "Caserma Bava".
Qui gli agenti provvedevano a ricostruire l'intero quadro della vicenda: l'uomo, nel ritornare a casa, in evidente stato di ebbrezza alcoolica, prima aveva iniziato ad insultare i vicini e successivamente si era chiuso in casa con la madre ed aveva iniziato a picchiarla.
Il reo è un italiano di 47 anni, con diversi precedenti di polizia per traffico di stupefacenti, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, ingiurie e lesioni.
Tra le sue vittime in passato c'erano già state delle persone piuttosto anziane, percosse senza apparente motivo. La madre, invece, è una donna di circa 70 anni, cardiopatica, che, nonostante le violenze subite, ha rifiutato le cure mediche e, per evitare di aggravarne la situazione, non ha voluto denunciare il figlio.
Il soggetto, tuttavia, anche in Questura ha continuato nel suo atteggiamento violento, distruggendo alcuni elementi di arredo oltre che minacciando ed offendendo gli operanti.
Gli operatori a questo punto hanno arrestato l'uomo per i reati di resistenza, oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e rifiuto di fornire le proprie generalità: gli agenti lo hanno così condotto presso la locale casa circondariale a disposizione degli inquirenti.