In data 8 ottobre la Polizia di Stato - e nello specifico la Polizia Ferroviaria di Santhià - procedeva nello svolgimento di attività di polizia giudiziaria originata inizialmente a bordo del treno Reg. V. 2009 (TO-MI), in prossimità della stazione f.s. di Chivasso: lì due viaggiatrici, E. E. N. cittadina italo marocchina del 1965 e la figlia, A. S. S. del 1992, in seguito al furto del telefono cellulare, avvenuto a loro dire a bordo di quel treno, accusavano senza ombra di dubbio due passeggeri perché presenti nello stesso compartimento come gli autori materiali del reato.
Sul convoglio interveniva personale della Polfer, che stava espletando servizio di scorta viaggiatori.
Successivamente, le parti interessate, vittime e presunti autori materiali del furto, venivano invitate presso gli uffici di polizia, per l'attività di P.G., nel corso della quale, la E.E.N., nel rovistare con calma all'interno del suo bagaglio, rinveniva il telefonino.
Visti gli eventi e le improvvide accuse pubbliche indirizzate agli altri viaggiatori, le due donne, venivano sottoposte ad indagini in stato di libertà in concorso per il reato di Calunnia.