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Inscena un incidente stradale, denunciato dalla Polizia

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Il giorno 9 Luglio u.s. un lavoratore Vercellese, tale B.A., classe 77, si avviava, a bordo della sua bicicletta, verso il luogo di lavoro, percorrendo la SP 31 con direzione di marcia da Vercelli verso Stroppiana.

Il ciclista faceva appena in tempo ad uscire dal centro abitato di Vercelli che immediatamente veniva investito da un'auto pirata che, dopo l'impatto, si allontanava senza prestare soccorso, lasciando il malcapitato a terra.

Subito dopo, lo sventurato riusciva a lanciare l'allarme chiamando il 113 e in poco tempo veniva soccorso da una pattuglia della squadra "Volante" e da personale medico del "118".

Con l'accesso al pronto soccorso, l'infortunato dichiarava di essere stato investito mentre viaggiava a bordo della sua bicicletta al fine raggiungere il posto di lavoro. Di conseguenza, il medico addetto al pronto soccorso redigeva referto medico, classificando l'episodio come infortunio sul lavoro, trasmettendo il referto all'Inail ed al Questore, Autorità di Pubblica Sicurezza. Più nello specifico, si trattava di infortunio c.d. "in itinere" in quanto il soggetto si stava spostando, ancorché con il proprio velocipiede, dall'abitazione al luogo di lavoro.

Immediatamente gli investigatori della Polizia di Stato della Questura di Vercelli iniziavano i primi accertamenti, richiedendo e ottenendo le riprese delle videocamere presenti in prossimità del luogo dell'evento.

Nel frattempo lo sfortunato lavoratore presentava denuncia contro ignoti per il reato di lesioni colpose ed omissione di soccorso e contestualmente inoltrava denuncia all'INAIL, iniziando così a percepire una discreta somma di denaro per ogni giornata di lavoro persa.

Non soddisfatto, si rivolgeva alle testate giornalistiche locali, invocando giustizia e verità.

Questa artificiosa condotta stava per costare cara all'ente previdenziale in quanto non è da escludere che il lavoratore avrebbe potuto continuare la malattia financo a chiedere un'invalidità.

Ma da un'attenta e scrupolosa analisi delle immagini acquisite da parte della Squadra Mobile, si accertavano incongruenze e contraddizioni tra quanto dichiarato dall'infortunato e ciò che relamente emergeva, fino a quando il soggetto veniva definitivamente "smascherato" da una registrazione video in possesso degli investigatori, con la quale si evidenziava come il ciclista non fosse stato investito da un auto in transito; lo stesso si era volontariamente e consapevolmente catapultato nel canale adiacente la sede stradale da lui percorsa, con la premeditazione di simulare un finto sinistro stradale.

Convocato in Questura e messo di fronte alle sue responsabilità, il soggetto ammetteva di aver inscenato la truffa con l'intento di ottenere un facile profitto. Per tali motivi è stato denunciato per il reato di simulazione di reato e tentata truffa aggravata.

Il caso ha poi raggunto l'apice allorquando il soggetto, dopo essere stato deferito all'A.G., si allontanava dalla Questura perfettamente "guarito" senza più nessuno degli strumenti medici con cui era giunto (collare, fasciature varie e medicazioni) e con un'andatura del tutto normale, sebbene poco prima fosse arrivato claudicante e malfermo sulle gambe.


19/08/2015

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