Sabato 4 ottobre scorso, tra le ore 10.40 e 11.00, veniva segnalato sul 113, da parte della responsabile dell'Ufficio Postale di Corso Prestinari,
una chiamata anonima, pervenuta su quell'utenza, che minacciava la presenza di una bomba: "c'è una bomba nei vostri uffici, non è uno
scherzo".
Sul posto sono intervenuti i Poliziotti di Quartiere, le Volanti, il personale della Digos, della Squadra Mobile e i Vigili del Fuoco, al fine di
mettere in sicurezza la zona e verificare la presenza di involucri sospetti.
Il coordinamento tra tutti gli operatori della Questura ha consentito di riportare la normalità in brevissimo tempo. Il personale in divisa
ha provveduto ad impedire il transito dei pedoni e delle autovetture nelle zone attigue, mentre l'ufficio postale veniva evacuato per consentire la
bonifica dei locali. Tutte queste operazioni cominciavano alle ore 11,10 e terminavano alle ore 11,50, constatando l'assenza di ordigni o pacchi
sospetti ovvero di altri elementi che potessero dare fondamento alla minaccia telefonica.
Nel frattempo, gli operanti, acquisite le prime informazioni, avviavano urgenti e mirati accertamenti che permettevano di individuare l'autore
della chiamata. In particolare, l'uomo, di spiccato accento piemontese, riconosciuto probabilmente in un cliente abituale dell'ufficio postale,
è stato individuato dal personale operante in brevissimo tempo.
In particolare, la Digos, visionando le telecamere dell'ufficio postale, ha individuato il soggetto che faceva ingresso nell'ufficio postale alle
ore 11.54 e ne usciva alle ore 11.10, poco prima dell'intervento della Polizia di Stato. Veniva, inoltre, accertato che il telefono dal quale era
stata fatta la chiamata, tra le ore 10.30 e 10.45, era quello di una cabina telefonica di Corso Abbiate.
Individuato l'uomo e rintracciata la sua abitazione, la Digos lo rintracciava intorno alle ore 11.55 presso l'abitazione della madre e lo
conduceva presso gli uffici della Questura.
L'uomo, G.C., vercellese di 49 anni, è stato pertanto indagato in stato di libertà per i reati di cui agli artt. 340 c.p.
(Interruzione di pubblico servizio) e art. 658 c.p. (Procurato allarme).
FALSO ALLARME BOMBA ALLE POSTE: LA POLIZIA INDIVIDUA L’AUTORE
10/10/2014