Nei giorni scorsi, si è finalmente conclusa la vicenda della Novantenne di Budapest, Jolanda Varsanyi, ricoverata nella casa di riposo di
Caresana, in provincia di Vercelli, con la collaborazione sinergica di tutte le istituzioni vercellesi.
Due mesi fa, l'INPS di Vercelli, dopo aver revocato la pensione che la donna percepiva da ben 26 anni, ha anche chiesto la restituzione delle somme
percepite, perché la stessa non aveva la cittadinanza italiana.
Il Difensore Civico della Regione Piemonte ed altri media locali hanno fin da subito sollevato il caso, chiedendo l'intervento delle istituzioni
per evitare che una "nonna" di 94 anni, senza parenti conosciuti, dovesse essere privata della pensione sociale e restituire le somme già
percepite nel tempo.
Così, in un'attività sinergica svolta tra tutte le istituzioni locali, è cominciato il percorso alla ricerca dei presupposti
giuridici per riconoscere alla signora Jolanda il diritto alla pensione.
Il Dirigente dell'Ufficio Immigrazione ha ritrovato, negli archivi della Questura di Vercelli, il permesso di soggiorno a tempo indeterminato che
venne rilasciato nel 1945 e che ha consentito alla donna di restare nel nostro Paese.
Successivamente, è stata sufficiente la dichiarazione, da parte del Ministero, dell'equipollenza del titolo di soggiorno posseduto dalla
"nonna" all'attuale carta di soggiorno per consentire all'INPS di riconoscerle il diritto alla corresponsione dell'assegno sociale di mantenimento.
LA QUESTURA RISOLVE CAVILLI BUROCRATICI
11/12/2012