Un'amicizia che diventa estorsione. Lei è una bella donna di circa 40 anni, è
vercellese e lavora in un ente pubblico della città. Lui di anni ne ha 29 e vive a Pontedera. In comune hanno soltanto l'iscrizione a
Facebook, dove si conoscono e diventano amici. E' lui a contattare la vercellese: i due chattano, si scambiano gli indirizzi e-mail e perfino i
numeri di cellulare. Il toscano riesce a farsi rivelare numerosi particolari relativi alla vita della donna ed elargisce perfino consigli.
Per circa due mesi l'uomo si comporta da semplice amico, poi fa scattare la trappola e inizia a
perseguitare la vercellese che, fra l'altro, è pure fidanzata. Sono ambigui i primi messaggi: "Ho saputo cose di te che sarebbe meglio non
si diffondessero in giro, soprattutto non vorrei che arrivassero all'orecchio del tuo fidanzato".
Sta di fatto che la vercellese, anche se non ha nulla da nascondere, inizia a spaventarsi.
"Versami duemila euro sulla mia carta poste pay, altrimenti vuoto il sacco".
A quel punto sempre più spaventata, parla con il fidanzato che casca dalle nuvole. I due
decidono così di presentarsi in questura per sporgere denuncia.
I poliziotti convincono la donna a incontrare l'uomo e, nel frattempo, organizzano una
trappola.
Dal momento che lui diceva di avere del materiale in cd e videocassetta che riguardava la
vercellese, i poliziotti convincono la donna a chiedere al ricattatore di venire a Vercelli. In questo modo lei avrebbe consegnato i soldi in
contanti e lui il materiale. Il toscano accetta ma alza la cifra: tremila euro. L'incontro viene fissato all'uscita del casello
autostradale.
All'atto della consegna del denaro, gli agenti escono allo scoperto intimando l'alt all'uomo, che
tenta una inutile fuga con la propria auto, ma viene inseguito e arrestato con l'accusa di estorsione in flagranza. La videocassetta e il cd erano
completamente vuoti.
Ricatta una ragazza con finte videocassette. Arrestato per estorsione
07/06/2010