Nel rispetto dei diritti delle persone sottoposte alle indagini e del principio di presunzione di non colpevolezza, per quanto risulta allo stato, salvi ulteriori accertamenti e in attesa dell’eventuale giudizio, si comunica quanto segue.
Nei giorni scorsi, gli equipaggi della Squadra Volante della Questura di Vercelli hanno arrestato un venticinquenne di origine marocchina, segnalato su linea N.U.E. 112 alla locale Sala Operativa quale autore di una rapina, commessa nei confronti di una donna del 1957, originaria della Provincia vercellese, alla quale asportava violentemente la borsa, facendola rovinare al suolo, in una pubblica via poco distante dalla Stazione ferroviaria di Borgo Vercelli (VC).
Grazie alla descrizione fornita dalla richiedente, che assisteva alla scena, e alle informazioni acquisite nell’immediatezza dalla vittima, dopo averle prestato il primo soccorso e allertato personale sanitario, che la trasportava presso il pronto soccorso cittadino a causa della ferita riportata al capo, durante l’azione violenta del rapinatore, gli equipaggi si ponevano alla ricerca dell’uomo, rintracciandolo poco distante dal luogo dell’intervento.
All’esito di un inseguimento appiedato, sviluppatosi in alcuni ruderi e campi della zona del piccolo Comune della Provincia, gli operatori delle volanti, supportati nelle fasi di ricerca dalla locale Squadra Mobile, assicuravano il soggetto, nel tentativo di mimetizzarsi con la vegetazione presente per eludere il controllo, e lo conducevano presso gli Uffici della Questura.
Grazie alla contestuale e congiunta azione degli uomini della Squadra Volante e della Squadra Mobile, che consentiva la ricostruzione dell’episodio criminoso, veniva rinvenuta anche la refurtiva, consistente nella borsa asportata alla vittima e ai beni personali in essa custoditi.
Il soggetto, di origine marocchina, classe ’99, irregolare sul territorio nazionale, veniva arrestato per il delitto di rapina, nonché denunciato in stato di libertà per il danneggiamento provocato a un bene presente negli Uffici della Questura, durante le fasi di identificazione.
Su disposizione del P.M. di turno, lo stesso veniva associato presso la locale casa circondariale in attesa del giudizio di convalida.
All’esito della predetta udienza, l’arresto veniva convalidato e al soggetto veniva applicata la misura cautelare personale della custodia in carcere.