Il 25 Gennaio 2024, in attuazione del provvedimento del Questore di Vercelli, un cittadino di origine tunisina è stato accompagnato da personale della locale Questura presso il Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), in attesa del rilascio del nulla osta da parte della Rappresentanza Diplomatica tunisina, necessaria per il successivo rimpatrio.
Nella medesima mattinata, infatti, il quarantunenne tunisino, entrato illegalmente nel territorio italiano nell’Ottobre del 2008, è stato scarcerato dalla locale Casa circondariale per espiazione pena, e contestualmente munito di provvedimento di espulsione, emesso dal Prefetto di Vercelli, ai sensi delle disposizioni del Testo Unico Immigrazione.
Il soggetto, al quale era stata riconosciuta la protezione umanitaria, ha scontato plurime condanne per diverse fattispecie di reato, tra le quali lesioni personali, violenza sessuale nei confronti di persona minorenne e resistenza a pubblico ufficiale.
Inoltre, il medesimo aveva reiterato istanza di rinnovo del permesso di soggiorno, respinta con parere sfavorevole dalla Questura di Bologna.
Giunge così al termine l’iter amministrativo finalizzato al rimpatrio di un soggetto che il Prefetto ha ritenuto, sulla base di elementi di fatto, socialmente pericoloso per la collettività.