Mercoledì 27 c.m., nel tardo pomeriggio, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Vercelli nei confronti di un uomo residente a Vercelli.
Nello specifico l’uomo, dopo aver interrotto il rapporto sentimentale con la compagna con presentazione nel mese di marzo c.a. di reciproche denunce/querele poi rimesse nel mese di maggio, essendo ancora in possesso delle chiavi dell’appartamento faceva ritorno presso il domicilio della ex compagna, imponendole la sua presenza più notti. Qui la minacciava in modo diretto ed indiretto di farle del male, promettendole comunque un aiuto economico ma contestualmente controllandone i movimenti, oltre che tempestarla di telefonate.
Nel mese di luglio dopo l’ennesima lite con contestuale intervento della FF.OO i rapporti tra gli ex conviventi cessavano definitivamente e l’uomo veniva formalmente ammonito con provvedimento del Questore di Vercelli. Nonostante l’ammonimento l’uomo persisteva con le sue azioni moleste presentandosi presso il lugo di lavoro della donna e tempestandola di telefonate, costringendo la stessa a vivere in perenne stato d’ansia e timore per la sua incolumità.
Le prove raccolte dagli uomini della Seconda Sezione della Squadra Mobile, che hanno denunciato l’uomo per il reato di cui all’art. 612 bis, commi II, c.p. , che ha consentito alla locale Autorità Giudiziaria di richiedere ed ottenere la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa mantenendo dalla stessa e dai luoghi abitualmente frequentati dalla P.O. e dai suoi prossimi congiunti, una distanza non inferiore a 300 metri.