Nella notte dell’8 dicembre u.s., personale di polizia di questo Ufficio Volanti è intervenuto presso una nota discoteca della zona su richiesta di quegli addetti alla sicurezza, in quanto una ragazza aveva appena segnalato di aver subito il furto con strappo della collana d’oro che portava al collo, mentre era intenta a ballare. In particolare emergeva, dagli accertamenti fatti sul posto dagli agenti di polizia, che un giovane italiano del 2002, residente a Novara e rintracciato nel locale, era stato l’autore del grave gesto e che subito dopo il furto aveva consegnato la collana ad una sua conoscente, una minorenne sempre di Novara, ancora presente nella discoteca. La ragazza, messa alle strette, tirava fuori dalla tasca la collana che veniva poi riconsegnata alla proprietaria.
Per entrambe è scattata una denuncia alla competente Autorità Giudiziaria per il concorso nel reato di furto aggravato. Dopo gli accertamenti di carattere amministrativo, rilevando la pericolosità per la sicurezza del loro comportamento illecito, il Questore di Vercelli ha emesso d’urgenza nei loro confronti i provvedimenti di divieto di accesso alla predetta discoteca (c.d. DACUR) per la durata, rispettivamente, di due anni per il ragazzo e di sei mesi per la minorenne, così come era già avvenuto per analoghi gravi episodi, avvenuti in quel locale ed in altri della provincia di Vercelli.
Non è infatti il primo caso, dopo la riapertura del locale con una capienza ridotta al 50 % dopo le limitazioni per la pandemia da Covid -19, di furto con strappo di una catenina a danno di avventori intenti a ballare. In alcuni di tali casi le Forze dell’Ordine sono riuscite ad individuare e denunciare gli autori e quindi si è giunti ad emettere il provvedimento di divieto di accesso, ma non sempre la refurtiva è stata recuperata. Questi malfattori operano in gruppi organizzati, che agiscono in maniera fulminea approfittando dei momenti di maggior affollamento e distrazione della vittima, con un complice al quale consegnare il maltolto subito dopo il furto, cosi che, se individuati come sospetti, risultino senza la refurtiva in modo tale da poter dichiararsi estranei e mettere in discussione l’eventuale accusa a loro carico. In questo caso, grazie anche al tempestivo intervento degli addetti alla sicurezza del locale che hanno provveduto a chiedere l’ausilio delle Forze dell’Ordine, si è riusciti ad individuare i colpevoli ed a recuperare la collana d’oro rubata, scongiurando il sorgere di eventuali maggiori rischi. Infatti, episodi come quello appena descritto, se non adeguatamente affrontati e risolti sul posto dal personale di polizia, possono portare a maggiori criticità per la sicurezza. Tali eventi possono portare anche a situazioni di estremo pericolo per tutti gli avventori del locale, a causa del panico eventualmente provocato in un ambiente affollato. E’ in tale ottica che gli addetti alla sicurezza, i c.d. “buttafuori”, qualificati e regolarmente iscritti in un apposito elenco tenuto dalla Prefettura che ne certifica i requisiti di affidabilità, devono attentamente operare nel rispetto delle regole e disposizioni vigenti, provvedendo ad allertare tempestivamente, come è avvenuto appunto la notte dell’8 dicembre u.s., le Forze dell’Ordine per gli opportuni interventi di competenza.