La Polizia di Stato, all’esito di un’indagine lampo, diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli, ha arrestato un uomo per i reati di tentato omicidio e sequestro di persona.
In data odierna alle ore 04.55 circa, la locale Sala Operativa della Questura di Vercelli, su segnalazione di alcuni residenti, inviava le Volanti in via Gioberti, angolo via Foa, per la segnalazione di una lite in atto.
Nel frattempo alle ore 04.57 giungeva in Sala Operativa una seconda telefonata per la segnalazione di un uomo di colore riverso a terra in via Foa ed una donna che, urlando, chiedeva aiuto.
Gli uomini della Squadra Volante, prontamente intervenuti sul posto, individuavano a terra un uomo di colore visibilmente ferito e dalla finestra del terzo piano del palazzo, un secondo soggetto anch’esso di colore, che con fare agitato, inveiva contro la vittima.
Il soggetto ferito veniva individuato per un uomo di origine senegalese, regolare sul territorio nazionale, con diversi precedenti penali. L’uomo che dalla finestra urlava nei confronti del ferito veniva invece individuato per un giovane di origini gambiane, anch’esso regolare sul territorio nazionale.
Contattati immediatamente i soccorsi per le cure del caso, i poliziotti raggiungevano il terzo piano del palazzo e constatavano che l’abitazione dalla quale provenivano le urla era chiusa a chiave dall’interno.
Dopo vari tentativi, gli operatori riuscivano a farsi aprire la porta per accedere all’interno dell’abitazione mentre, all’esterno, la vittima veniva trasportata presso il locale ospedale dove tuttora si trova ricoverata in gravissime condizioni.
Una volta entrati in casa, si riscontrava la presenza di una giovane donna italiana in compagnia del ragazzo gambiano, suo fidanzato, che presentava diverse ferite al volto ed era in evidente stato confusionale.
L’abitazione si presentava in pessime condizioni igieniche, con frammenti di vetro a terra ed in completo disordine con oggetti di ogni genere sparsi sul pavimento delle stanze.
Aveva inizio una febbrile attività investigativa finalizzata a ricostruire l’accaduto sotto le direttive della locale Procura della Repubblica tempestivamente notiziata dei fatti.
L’uomo di origini gambiane era in evidente stato di agitazione dovuto probabilmente all’assunzione di sostanze stupefacenti.
La ragazza, anch’essa in stato confusionale, riferiva che si era consumata una violenta lite tra il suo compagno ed un altro ragazzo presente in casa all’esito della quale quest’ultimo precipitava dalla finestra del terzo piano.
Nella circostanza la donna raccontava che le tre persone coinvolte, unitamente ad un’altra ragazza andata via poco prima dei fatti, avevano trascorso la notte insieme consumando alcolici e sostanze stupefacenti.
Improvvisamente il suo compagno, probabilmente per gelosia, iniziava una violenta discussione con i presenti in casa.
Nello specifico l’uomo chiudeva a chiave la porta dell’abitazione impedendo di fatto agli occupanti di allontanarsi, costringendoli in casa e minacciandoli di morte brandendo un coltello.
Successivamente iniziava una violenta colluttazione tra i soggetti. La ragazza veniva colpita più volte al viso nel tentativo di dividere i due uomini mentre il litigio si sviluppava nei pressi della finestra dell’abitazione.
Diversi testimoni, udite le urla e le richieste di aiuto, scorgevano dalla finestra che era in corso una colluttazione tra due uomini.
In particolare, una testimone sentita nell’immediatezza dal personale della Squadra Mobile giunto sul posto riferiva che, guardando verso le finestre dell’appartamento in questione, vedeva una figura umana che per almeno due volte si sporgeva verso l’esterno, facendo in tal modo ritenere che il soggetto avesse probabilmente subito una forza verso l’esterno da parte del contendente che gli impediva di rientrare in casa.
Un secondo testimone riferiva inoltre di aver notato un ragazzo di colore che veniva più volte spinto con la testa contro la finestra, per cui intuita la situazione di pericolo si allontanava per contattare le forze dell’ordine.
La ragazza presente in casa dichiarava inoltre che, durante le fasi della lite vedeva i due contendenti picchiarsi e ad un certo punto, affacciandosi dalla finestra notava che l’uomo che litigava con il suo compagno era precipitato al suolo.
Chiesto immediatamente di contattare i soccorsi, il fidanzato gambiano rifiutava e continuava ad inveire contro la vittima riversa a terra.
Accompagnato presso gli uffici della locale Questura, il fermato veniva sottoposto a perquisizione personale che dava esito positivo, con il rinvenimento ed il sequestro di un coltello occultato nelle tasche del pantalone.
Per i fatti sopra descritti gli Uomini della Squadra Mobile e della Squadra Volante procedevano all’arresto del soggetto per i reati di tentato omicidio, sequestro di persona, lesioni personali gravi e minacce aggravate.
L’arrestato veniva tradotto presso la locale casa circondariale a disposizione della competente A.G..