Domenica pomeriggio la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza un uomo per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, monitorando la locale stazione ferroviaria al fine di intercettare eventuali spacciatori recatisi nell’hinterland milanese ad effettuare acquisti di droga da smistare successivamente in città, gli uomini della Squadra Mobile, con l’ausilio degli agenti del Posto di Polizia Ferroviaria di Vercelli presenti in stazione per verificare il rispetto delle norme per il contrasto all’emergenza Covid-19, fermavano un uomo che, alla vista degli operatori, mostrava segni di nervosismo ed insofferenza.
Lo stesso negava di aver occultato addosso sostanze stupefacenti, ma gli agenti di Polizia, insospettiti dal suo atteggiamento, decidevano di sottoporlo ad una perquisizione personale ai sensi dell’art. 103 D.P.R. 309/1990.
La perquisizione dava esito positivo consentendo di rinvenire, nel borsello portato a tracolla dall’uomo, un panetto di hashish del peso di 100 grammi e, occultata all’interno della fodera del giubbotto, un involucro di cellophane contenente cocaina del peso di 35 grammi.
La droga una volta rivenduta avrebbe fruttato almeno 5.000 euro.
A questo punto i poliziotti decidevano di estendere la perquisizione all’abitazione del giovane.
All’interno della casa venivano rinvenuti, sotto al materasso del letto, la somma in denaro contante di euro 3.600,00 provento dell’attività di spaccio, un bilancino per la pesatura della sostanza e tutto quanto necessario per il taglio, il confezionamento e la commercializzazione della stessa.
Accompagnato in Questura, l’uomo, un quarantenne marocchino, noto alle Forze dell’ordine per i numerosi precedenti per reati contro la persona, veniva arrestato in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed associato, su disposizione del Sostituto Procuratore di Vercelli, alla locale casa circondariale in attesa dell’udienza di convalida.
Il giorno successivo il Giudice per le Indagini Preliminari convalidava l’arresto e disponeva per l’uomo la misura cautelare della custodia in carcere.