Venerdì sera, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in città, gli uomini della Squadra Mobile notavano un uomo, conosciuto poiché noto spacciatore che, uscendo dal portone del palazzo nel quale abita, si guardava attorno con fare sospetto.
Dopo pochi minuti, fuori al palazzo, si fermava un’autovettura; lo spacciatore si avvicinava e consegnava qualcosa all’autista, inserendo il braccio all’interno della macchina per poi estrarlo poco dopo con in mano del denaro contante.
Una volta ripartita, e dopo alcuni metri per non essere scoperti, gli Agenti di Polizia decidevano di fermare la macchina e di sottoporre l’autista a perquisizione personale.
A bordo veniva identificato un giovane, noto assuntore di sostanze stupefacenti, il quale celava addosso un involucro in plastica contenente circa un grammo di cocaina acquistata poco prima per uso personale, motivo per il quale veniva deferito alla locale Prefettura oltre che sanzionato amministrativamente per la violazione delle disposizioni in materia di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19.
Nel frattempo altri agenti, rimasti in appostamento fuori al palazzo dello spacciatore, notavano, diretti all’interno del garage di quest’ultimo, due uomini entrare nel cortile del condominio.
Dopo un paio di ore, gli stessi uscivano e, una volta raggiunta la loro auto, venivano fermati dagli operanti ed identificati per due marocchini residenti in Lombardia che non sapevano spiegare la loro presenza sul posto.
Alla luce di ciò, venivano sottoposti a perquisizione personale che consentiva di trovare su uno di essi due involucri in plastica contenenti rispettivamente un grammo di cocaina ed un grammo di marijuana. L’uomo veniva segnalato alla Prefettuta per uso personale di sostanze stupefacenti mentre entrambi venivano segnalati amministrativamente per la violazione delle disposizioni in materia di contenimento della diffusione dell’epidemia Covid – 19.
Le modalità di confezionamento delle sostanze erano uguali a quella detenuta poco prima dall’altro tossicodipendente, motivo per il quale vi era la certezza che le dosi erano state preparate e vendute dallo spacciatore attenzionato.
Si decideva, quindi, di fare irruzione nel garage dove erano presenti l’uomo e la figlia di otto anni. All’interno del garage veniva rinvenuta una “pietra” di cocaina di circa 15 grammi oltre che tutto il materiale per la preparazione e il confezionamento della droga; veniva, inoltre, rinvenuta una dose di marijuana del peso di circa 3 grammi già confezionata e pronta per la commercializzazione.
La droga era ben in vista su un tavolo facilmente accessibile causando, tra l’altro, enormi rischi per la bambina.
Si estendeva successivamente la perquisizione all’appartamento dove venivano rinvenuti nel bagno, all’interno del sifone del water, un involucro in cellophane trasparente contenente circa 70 grammi di marijuana, nel tinello un sacchettino in plastica trasparente contenente circa 10 grammi di marijuana, oltre che un sacchetto in plastica contenente sostanza da taglio per la preparazione delle dosi.
Infine, sotto al frigorifero, veniva scoperto un involucro di carta contenente circa 10 grammi di hashish e tutto il materiale necessario per la preparazione ed il confezionamento della droga; la sostanza stupefacente una volta venduta avrebbe fruttato almeno 3.000 Euro allo spacciatore.
Accompagnato in Questura, l’uomo, un trentottenne vercellese con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, veniva arrestato in flagranza per il reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed associato, su disposizione del Pubblico Ministero, presso la Casa Circondariale di Vercelli in attesa dell’udienza di convalida.
Il Giudice per le Indagini preliminari convalidava l’arresto e disponeva la misura cautelare degli arresti domiciliari.