Questura di Vercelli

  • Via San Cristoforo n.11 - 13100 VERCELLI ( Dove siamo)
  • telefono: 0161225411
  • fax: 0161225580
  • email: dipps191.00F0@pecps.poliziadistato.it

Rapinano e sequestrano in casa un facoltoso vercellese: arrestati dalla Polizia di Stato

CONDIVIDI
foto

Nelle prime ore del 17.10.2017 la Polizia di Stato di Vercelli ha proceduto a un fermo d’iniziativa a carico J.l.A., nata in Romania, classe 87, residente in Romania, di fatto domiciliata a Vercelli, con precedenti di polizia per reati contro la persona e contro la pubblica amministrazione, e X.L., nato in Albania, classe 84, senza fissa dimora, con precedenti di polizia per reati contro la persona, irregolare sul territorio nazionale.

I fatti risalgono al giorno prima, quando intorno alle ore 17.00, agenti della squadra volante della Questura di Vercelli intervenivano nel centro cittadino, per la segnalazione di una persona sequestrata all'interno di un’abitazione. Giunta sul posto la volante identificava la vittima, classe 45, titolare a Vercelli di un esercizio commerciale, nel frattempo soccorso da un soggetto residente nello stabile che lo aveva raggiunto dopo avere sfondato la porta.

Nell’immediatezza, la vittima riferiva che nel pomeriggio si era recato dal suo fisioterapista ed aveva parcheggiato la propria autovettura non molto distante. Terminata la visita veniva chiamato al telefono da una donna rumena che poco prima lo aveva visto lì transitare; della donna non conosceva il nome, ma riferiva che più volte si era presentata presso il suo esercizio per chiedere un aiuto, e lui, per compassione, qualche volta le aveva consegnato delle piccole somme di denaro.

Una  volta contattato lo invitava a salire nella sua abitazione. Lui acconsentiva, ma, mentre saliva le scale, veniva immobilizzato da un uomo che lo minacciava con un coltello alla gola e lo costringeva ad entrare nell’abitazione dove era già presente la donna prima citata.

Una volta dentro lo legavano, gli ponevano del nastro adesivo sulla bocca, affinché non potesse urlare e lo derubavano di tutti i beni in suo possesso; in particolare di un orologio marca Rolex, di una catenina in oro, di un bracciale oro, di una fede in oro, della somma di ottocento euro e delle chiavi della sua autovettura. Poco dopo i due malviventi si allontanavano a bordo dell’autovettura appena rubata. Con non poca fatica la vittima si liberava e chiamava aiuto.

Nel frattempo giungevano sul posto gli agenti della squadra mobile insieme alla polizia scientifica. I diversi strumenti utilizzati per immobilizzare la vittima venivano sequestrati e iniziavano le prime ricerche dell’autovettura segnalata con esito negativo. Veniva sequestrato, anche, all’interno di un cassetto di un armadio, una copia del contratto di locazione, dove l’inquilina risultava essere J.l.A..

 Veniva pertanto contattato con non poca difficoltà il proprietario dell’immobile che, oltre a confermare l’identità della donna, forniva anche il suo numero di cellulare. Così, d’accordo con l’Autorità Giudiziaria, si procedeva a chiedere la posizione del telefono geolocalizzato a Torino, in zona Stazione Porta Susa.

Dopo aver preso contatti con gli agenti della squadra mobile di Torino, gli operatori della terza sezione si recavano nella zona di riferimento. La donna veniva rintracciata insieme a X.L., in una camera d’albergo al cui interno erano presenti anche tutti gli oggetti riconducibili alla refurtiva. Pertanto entrambi venivano portati in questura a Vercelli per procedere alla loro compiuta identificazione.

Nel frattempo giungeva anche la vittima, che formalizzava la denuncia e consegnava certificato medico con prognosi di pochi giorni per le lesioni subite. Successivamente, grazie anche al prezioso contributo della polizia scientifica vercellese, veniva sottoposto in visione alla vittima un album fotografico e il materiale sequestrato.

La parte offesa individuava nei soggetti accompagnati in Questura gli autori del fatto criminoso e altresì riconosceva tutta la refurtiva sequestrata, così come la sua autovettura.

Per quanto sopra esposto si procedeva al fermo di entrambi i soggetti e  terminati gli atti di rito, gli stessi venivano condotti presso la casa circondariale di Vercelli, con l’accusa di rapina aggravata da sequestro di persona.

Nella giornata di mercoledì il fermo è stato convalidato ed è stata disposta  per entrambi la misura cautelare della custodia in carcere.


21/10/2017

Categorie

Servizi

  Permesso di soggiorno

Controlla il permesso di soggiorno online.

  Bacheca Oggetti Rubati

Ricerca oggetti rubati o rinvenuti.

  Dove siamo

Gli uffici della Polizia di Stato.

  Scrivici

Risposte alle tue domande.

19/07/2024 15:22:43