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Scippa un’anziana in bici: bloccato da un cittadino ed arrestato dalla Polizia di Stato

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Nel pomeriggio di lunedì 6 giugno c.a., la Polizia di Stato ha tratto in arresto D.C., classe 94, nato a Novara, residente a Pezzana, ma di fatto domiciliato a Vercelli, con precedenti in materia di stupefacenti, per il reato di rapina impropria. Più nello specifico verso le ore 17.00 di quel giorno, una donna italiana, classe ‘45, residente a Vercelli, stava percorrendo a bordo della propria bicicletta via Cavalcanti in direzione corso Avogadro di Quaregna, con la borsetta riposta nel cestello anteriore, tenendola saldamente con la mano. Ad un certo punto, durante il tragitto, un giovane, anch’egli a bordo di una bici di colore nero, le si affiancava strappandole di mano la borsa con violenza, rischiando di farla rovinare in terra per la forza utilizzata. Lo stesso, che al momento del fatto indossava una maglia grigia con cappuccio ed un cappellino in lana grigio, utilizzati per rendersi irriconoscibile, iniziava la fuga verso via Cristoforo Colombo, dirigendosi poi verso via Marco Polo e corso XXVI Aprile, sempre seguito a distanza dalla derubata che chiedeva a gran voce aiuto ai passanti per bloccare il reo. Mentre la donna continuava a seguire lo scippatore all’altezza del bar “TAO”, le sue richieste di aiuto venivano udite da un avventore, un cittadino albanese, classe 83, il quale, intuendo che la donna era stata vittima di uno scippo, si metteva all’inseguimento del fuggitivo con il velocipede di un suo amico. L’inseguimento durava circa un chilometro, nel corso del quale il coraggioso albanese non perdeva mai di vista il malvivente che, per pedalare più agevolmente, lanciava in terra la borsa poco prima sottratta. Il giovane albanese alla fine aveva la meglio, raggiungeva il ladro e lo bloccava in corso Avogadro di Quaregna ove doveva trattenerlo forzatamente visto che il ladro si divincolava per sfuggire all’arresto. Entrambi cadevano a terra: durante la colluttazione il giovane albanese subiva lesioni all’avambraccio ed al polso sinistro, giudicate guaribili in sette giorni. Occorreva che giungesse un amico del cittadino albanese affinché si potesse sorvegliare l’arrestato sul posto e chiamare il 113 per consegnarlo alla Polizia. Per tali motivi, alle ore 17.15, la locale sala operativa inviava sul posto immediatamente la Volante in servizio, che dopo aver ammanettato il malvivente, prendeva in consegna il soggetto. Dopo aver sentito le testimonianze e acquisito la denuncia dell’anziana donna, D.C. veniva tratto in arresto e il suo velocipede sottoposto a sequestro, mentre la borsa, il cui contenuto era rimasto integro, veniva restituita alla p.o.. Terminati gli atti di rito il soggetto veniva condotto presso la locale casa circondariale a disposizione dell’A.G.. L’arresto veniva convalidato e il Gip, valutati gli atti, disponeva la misura cautelare in carcere.

15/06/2016

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