È stato presentato venerdì 20 ottobre il progetto provinciale “Uso consapevole dello smartphone – patentino contro il bullismo”, un progetto che rappresenterà la “spina dorsale” della strategia d’attacco contro il fenomeno del bullismo cibernetico declinato tra i banchi di scuola.
La Questura del VCO, il Compartimento Polizia Postale per il Piemonte e la Valle d’Aosta, L’Ufficio Scolastico Territoriale di Verbania, l’IIS Ferrini-Franzosini, l’ASL del VCO, uniranno le forze per perseguire lo scopo di “rendere consapevoli gli studenti sui rischi e le opportunità che presentano gli strumenti come lo smartphone”.
Il progetto si rivolgerà agli allievi delle classi prime della scuola secondaria di primo grado e sarà imperniato su un modulo didattico predisposto dai partner dell’iniziativa, ciascuno in funzione del proprio ambito di competenza.
Alla Polizia di Stato spetterà, in primo luogo, la formazione dei docenti referenti sul cyberbullismo che avranno il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e contrasto del fenomeno.
Al termine del percorso formativo, agli studenti sarà consegnata una “patente per smartphone”, attestazione tangibile del loro impegno nell’apprendimento.
Il fondamento dell’iniziativa risiede nella Legge 29 maggio 2017 n.71 (Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo).
A testimonianza dell’impegno profuso nel contrastare l’odioso fenomeno, nel corso dell’incontro è stato evidenziato come la Questura del VCO sia la terza Questura in Italia ad applicare lo strumento “dissuasivo” dell’ammonimento contro un bullo telematico. Una misura finalizzata appositamente a prevenire il ricorso alla sanzione penale ma che dovrebbe, purtuttavia, rendere il minore ammonito più consapevole del disvalore giuridico e sociale del proprio atto.