Nel mese di giugno ed in queste prime settimane di luglio la Polizia di Stato di Venezia è stata impegnata in un massiccio e mirato intervento all’interno di edifici dismessi insistenti nel centro urbano di Mestre e Marghera.
L’attività, volta a contrastare l’occupazione abusiva di immobili nel territorio veneziano, è stata coordinata dalla Polizia di Stato di Venezia, con il prezioso contributo dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ed è stata caratterizzata da mirati servizi che hanno avuto come obiettivo quello di sgomberare aree ed edifici dismessi, segnalati dai cittadini, usati molto spesso come bivacchi occasionali in condizioni di completo degrado, dove si è ritenuto potessero trovare rifugio soggetti irregolari sul territorio nazionale e dediti a reati sul territorio.
Il primo di tali servizi, coordinato dal Commissariato di Polizia di Marghera, è stato effettuato nel mese di giugno, ed ha avuto come risultato lo sgombero di due immobili insistenti nel territorio di Marghera, da tempo segnalati come luogo di bivacco dalla cittadinanza.
All’interno degli stessi, infatti, sono stati rinvenuti materassi, immondizia ed oggetti usati per il bivacco, nonché cinque soggetti, tutti di origine straniera ed irregolari sul territorio nazionale, con diversi precedenti di polizia per reati in materia di immigrazione, nonché per reati contro il patrimonio.
Pertanto, all’esito delle operazioni di sgombero ed identificazione dei soggetti, gli stessi sono stati posti a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia che si è immediatamente attivato per i profili di competenza, portando all’emissione nei loro confronti di 5 ordini di allontanamento dal territorio nazionale.
Uno di loro inoltre, cittadino tunisino, con a suo carico numerosi precedenti di polizia per reati di varia natura, è stato accompagnato presso il Centro di Permanenza di gradisca di Isonzo, dove vi rimane in attesa di essere espulso dal territorio nazionale tramite un volo diretto in Tunisia.
L’attività di contrasto all’occupazione abusiva è poi proseguita nella settimana successiva con un altro, ancor più esteso, servizio congiunto coordinato dal Commissariato di Polizia di Mestre con ausilio dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Nel corso di questa operazione, stavolta, sono stati controllati e sgomberati 8 edifici, tra cui abitazioni disabitate illegalmente occupate ed edifici chiusi ed abbandonati sia nella zona di Mestre che di Marghera.
All’esito di tali massicci controlli, in primo luogo è stato individuato, presso un immobile sito a Marghera, un cittadino di origini tunisine senza fissa dimora, già gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio oltre che in materia di sostanze stupefacenti.
Nei confronti dello stesso, l’Ufficio Immigrazione della Questura, attivatosi per i profili di competenza, ha provveduto a notificare al predetto il decreto di espulsione con l’Ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale.
Inoltre, nel corso del controllo di un edificio sito in via della Pila a Marghera, i poliziotti hanno individuato tre soggetti, tutti di nazionalità straniera, i quali, alla vista degli agenti hanno tentato la fuga.
I tre uomini, prontamente fermati, oltre ad essere risultati tutti sprovvisti di un valido documento di riconoscimento, non sono stati in grado di giustificare la loro presenza in quei luoghi e pertanto, all’esito degli accertamenti di rito, sono stati fatti allontanare da quei luoghi.
Nel mese di luglio, inoltre, l’attività è proseguita nella mattinata dell’11 luglio, quando è stata effettuata una nuova mirata attività congiunta tra il personale del Commissariato di P.S. di Mestre e l’Arma dei Carabinieri, sempre nel medesimo territorio urbano ma in edifici diversi, all’esito della quale, presso due immobili, un edificio dismesso di Marghera ed una casa abbandonata di Mestre, sono stati trovati 4 cittadini stranieri.
L’Ufficio Immigrazione della Questura, a quel punto, si è subito attivato per i profili di competenza, rilevando come due di loro fossero irregolari sul territorio nazionale, mentre uno di loro si trovasse nel Comune di Venezia in violazione della misura del Foglio di Via Obbligatorio emesso l’anno precedente dal Questore.
Pertanto, oltre alla denuncia per violazione del suddetto provvedimento nei confronti del cittadino tunisino, gli altri due soggetti stranieri sono stati accompagnati in Questura e per entrambi è stato notificato il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.
Per uno di loro inoltre, cittadino tunisino con a carico numerosi precedenti penali per reati di vario tipo, è stato altresì disposto l’immediato accompagnamento presso il C.P.R. di Bari, dove vi rimarrà in attesa di essere rimpatriato nel suo Paese d’Origine, eseguito nel corso della stessa giornata da personale del Nucleo Ordine Pubblico della Questura.
Infine, nella giornata di martedì 16 luglio, è stato effettuato un nuovo servizio congiunto coordinato dal Commissariato di Mestre con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, all’esito del quale sono stati visitati nuovamente 8 edifici nella zona di Mestre e Marghera, alcuni dei quali già precedentemente controllati, i quali, a seguito dei precedenti servizi, sono stati trovati sgombri e, nel caso di due edifici abbandonati di Marghera, non più materialmente agibili, essendone stati correttamente murati gli accessi e i punti di ingresso, rendendoli di fatto inaccessibili per coloro che avrebbero voluto nuovamente utilizzarli come luogo di rifugio o bivacco.
L’esito di tale attività di contrasto dell’occupazione abusiva di immobili, ad oggi, risulta pertanto aver portato notevoli risultati, sia dal punto di vista dell’effettiva valenza del servizio in termini di sgombero degli edifici, i quali a poco più di un mese dall’inizio dell’attività sono stati resi inaccessibili e tuttora rimangono sgombri, sia in termini di rintraccio ed espulsione di cittadini stranieri con precedenti trovati irregolari sul territorio nazionale all’interno di tali aree.
L’attività di contrasto all’immigrazione irregolare ed alla microcriminalità è inoltre proseguita, nei giorni scorsi, anche sul fronte del litorale jesolano dove, alle prime luci dell’alba di domenica 14 luglio, a seguito di numerose segnalazioni pervenute da cittadini e turisti allarmati dal comportamento di un uomo, il quale aveva posto in essere atti di autolesionismo in diverse parti del corpo come protesta per il negato accesso ad un locale, gli uomini del Commissariato di P.S. di Jesolo (VE) sono intervenuti rintracciando e fermando il soggetto.
Lo stesso, accompagnato presso gli Uffici del Commissariato per gli accertamenti di rito, è risultato irregolare sul territorio nazionale nonché già gravato da numerosi precedenti di polizia.
Pertanto, in considerazione della pericolosità sociale del soggetto, grazie all’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia, è stato disposto nei suoi confronti un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale con rimpatrio immediato nel proprio Paese di origine.
I tre accompagnamenti presso i Centri per i Rimpatri, oltre ai numerosi decreti di espulsione emessi dal Questore all’esito di tale attività, confermano un trend sicuramente positivo in termini di contrasto alla criminalità attraverso l’allontanamento dal territorio nazionale di soggetti irregolari dediti ad attività criminali.
Da inizio anno ad oggi, infatti, la Questura di Venezia ha provveduto, nel complesso, all’accompagnamento presso i Centri di Permanenza per il Rimpatrio di ben 57 stranieri irregolari con precedenti penali (un dato in netto aumento rispetto ai 41 accompagnamenti dell’anno precedente) a cui si aggiungono 21 rimpatri diretti nel paese di origine (anch’essi in aumento rispetto agli 8 del 2023).