Nell’ambito del potenziamento dei servizi di controllo del territorio, considerato il notevole afflusso di turisti che soprattutto nei mesi estivi affollano il litorale jesolano, in pochi giorni la Polizia di Stato di Venezia ha tratto in arresto cinque cittadini stranieri ricercati in ambito europeo in quanto destinatari di altrettanti provvedimenti di carcerazione.
In particolare, in un primo caso, l’attività di indagine condotta dai poliziotti del Commissariato di P.S. di Jesolo, ha consentito di rintracciare, presso un campeggio cittadino, un cittadino straniero di origini rumene sul quale pendeva un provvedimento di ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Milano, in quanto lo stesso doveva espiare una pena residua di oltre 5 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio.
In un secondo caso, invece, l’attività investigativa posta in essere dagli uomini del Commissariato, ha consentito di rintracciare un cittadino bielorusso che si nascondeva in città, ricercato dalle Autorità del suo paese ai fini estradizionali, dovendo scontare una pena di 7 anni di reclusione per il reato di evasione fiscale.
Inoltre, presso un altro campeggio del litorale, gli agenti hanno rintracciato e dato esecuzione ad un’ulteriore mandato di arresto europeo ai fini estradizionali, nei confronti di un quarantenne di nazionalità tedesca, ricercato per il reato di truffa, dovendo anch’egli espiare una pena di 8 mesi di reclusione.
Presso una struttura ricettiva del litorale jesolano, invece, gli agenti hanno rintracciato un cittadino straniero di nazionalità romena, destinatario di un mandato di arresto europeo per il reato di possesso e traffico di stupefacenti, per il quale lo stesso era stato condannato alla pena di 3 anni di reclusione.
Infine, nella giornata di martedì 16 luglio, gli uomini del Commissariato sono intervenuti a seguito di una segnalazione riguardante due donne che si aggiravano con fare sospetto nei pressi di Viale Venezia, in una delle zone residenziali della città.
Gli operatori, giunti sul posto, in breve tempo hanno individuato e fermato due giovani donne le quali non hanno saputo dare spiegazioni plausibili in merito alla loro presenza in quella zona.
Le stesse, pertanto, sono state condotte negli Uffici del Commissariato per gli accertamenti di rito, all’esito dei quali sono risultate entrambe di etnia nomade gravate da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.
In particolare, una di esse è stata tratta in arresto e condotta presso il carcere femminile della Giudecca, poiché colpita da mandato di arresto europeo emesso dalle autorità croate, e condannata a 5 anni di reclusione per reati contro il patrimonio.
L’altra giovane, invece, in quanto minorenne, è stata affidata ad una struttura protetta.
Il soggetto, pertanto, dopo l’arresto è stato accompagnato presso la Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia al fine di dare esecuzione al provvedimento.