Lunedì 6 novembre i poliziotti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Venezia, in servizio presso lo Scalo Aereo Marco Polo di Tessera, hanno sottoposto a controllo un cittadino albanese su segnalazione di un operatore addetto all’imbarco passeggeri di un volo diretto a Dublino.
Il documento esibito dal soggetto, apparentemente rispondente ai requisiti previsti per tale tipologia di atto, fin da subito ha destato sospetto all’occhio degli operatori di frontiera, esperti in falso documentale.
Nello specifico, il soggetto si sarebbe presentato al controllo passaporti esibendo, a titolo identificativo personale, una carta di identità rilasciata da autorità greche risultata essere stata contraffatta.
A quel punto l’uomo avrebbe esibito agli agenti il passaporto riportante le esatte generalità e la nazionalità risultata essere albanese, e non greca, come avrebbe tentato di far credere in precedenza.
Lo stesso, pertanto, è stato arrestato per il reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, di cui all’art. 497 bis C.P., e condotto nelle camere di sicurezza della Questura di Venezia per essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria nella giornata seguente.
Il Tribunale di Venezia, nella giornata del 7 novembre u.s., a seguito di udienza di convalida dell’arresto e rito direttissimo, ha condannato lo straniero ad un anno e quattro mesi di reclusione oltre che 2000 euro di multa.
Tale attività va a sommarsi alle 6 denunce effettuate nel corso degli ultimi giorni, a carico di altrettanti cittadini stranieri, per contraffazione dei visti di ingresso apposti sui passaporti.