La Polizia di Stato di Venezia, nel corso della settimana uscente, ha effettuato una serie di controlli amministrativi straordinari all’interno di numerose strutture alberghiere site nella zona della Stazione di Mestre, grazia all’attività della Squadra Mobile, della Divisione Polizia Amministrativa e con il contributo della Polizia Locale di Venezia.
Nello specifico, il Questore di Venezia ha disposto che tali controlli straordinari di Polizia interessassero preminentemente la zona di Via Piave a Mestre e di Via Fratelli Bandiera a Marghera, e sono consistiti in accertamenti amministrativi finalizzati ad evidenziare situazioni di degrado e di criminalità, mirati ad individuare potenziali autori di reato gravitanti nelle zone a rischio della città.
L’attività della Questura di Venezia mira pertanto a verificare la regolarità nella gestione delle ricezioni alberghiere, sia al fine di evitare mancate identificazioni di ospiti, obbligatorie per legge, sia al fine di contrastare la permanenza sul territorio di soggetti che potenzialmente possano costituire un rischio per la sicurezza e l’ordine pubblico, essendo soliti operare negli ambienti criminali.
In questo contesto, la Squadra Mobile ha coordinato i controlli svolti presso tre strutture ricettive ove sono state riscontrate varie irregolarità, con la conseguente irrogazione di sanzioni amministrative per mancato adempimento degli obblighi di comunicazione dei soggetti alloggiati e, in un caso, di una denuncia nei confronti del titolare della struttura.
All’interno degli hotel sono state altresì rintracciate due persone già destinatarie di un foglio di via obbligatorio dalla provincia di Venezia, e precisamente un uomo, che è stato quindi indagato per l’inosservanza della suddetta misura di prevenzione, nonché una donna, denunciata in passato per reati contro il patrimonio, già conosciuta agli Uffici della Questura poiché spesso rintracciata nel centro storico mentre gravitava con fare sospetto in quelle zone dove erano soliti verificarsi borseggi.
Anche in questo caso, si è proceduto al deferimento in stato di libertà per l’inosservanza della misura di prevenzione.
Infine, un altro soggetto stranieri, all’atto dei controlli, è risultato essere irregolare sul territorio nazionale, ed è stato pertanto affidato all’Ufficio Immigrazione che ha avviato l’iter amministrativo per procedere alla sua espulsione.
Un ulteriore obiettivo che questi servizi mirano a conseguire, pertanto, risulta essere il contrasto a quelle strutture ricettive che contribuiscano l’albergazione non identificata di soggetti che operino in ambienti criminali, al fine di pervenire da parte della Questura sia all’identificazione dei soggetti con curricula criminali, sia alla sottoposizione, come in questo caso, di conseguenti sanzioni amministrative e giudiziarie nei confronti delle strutture compiacenti ed irregolari.