Nella mattina del 22 agosto, la Polizia di Stato di Venezia ha effettuato una perquisizione domiciliare delegata dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di due cittadini stranieri indagati per il reato di furto aggravato ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dal contante.
L’attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Venezia e delegata alla Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. di Marghera, con l’ausilio degli agenti del Commissariato di P.S. di Mestre, ha consentito di individuare in due cittadini stranieri i presunti autori del furto avvenuto nella notte del 4 maggio scorso ai danni di un tassista al quale, mentre svolgeva la sua attività lavorativa, erano stati sottratti il borsello ed il portafoglio.
La ricostruzione investigativa, sfruttando le immagini di videosorveglianza ed utilizzando le testimonianze di alcuni cittadini, ha concretizzato gravi indizi di colpevolezza a carico dei due uomini (già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, contro la persona ed in materia di sostanze stupefacenti) che hanno portato alla perquisizione delegata nei loro confronti.
La suddetta perquisizione ha dato esito positivo, essendo stati rinvenuti alcuni capi di abbigliamento che sarebbero stati utilizzati durante l’esecuzione del furto.
A seguito degli accertamenti di rito, inoltre, è emerso che uno dei due soggetti non fosse più in possesso di regolare permesso di soggiorno, pertanto, lo stesso è stato accompagnato presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo, dove rimarrà in attesa di essere rimpatriato.
Quest’ultima attività della Questura di Venezia si aggiunge ad ulteriori 4 accompagnamenti e l’emanazione di 10 ordini del Questore di allontanamento dal territorio nazionale avvenuti nelle ultime due settimane nei confronti di cittadini stranieri con numerosi precedenti penali, a conferma dell’incessante lavoro posto in essere dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia per cercare di allontanare quei soggetti irregolari su territorio i quali, anche alla luce dei loro curricula criminali, risultano essere particolarmente incidenti sulla sicurezza e l’ordine pubblico del territorio di Venezia.