In aumento il numero di passeggeri sanzionati dalla Polizia di Frontiera per aver fumato in zone dell’aeroporto Marco Polo di Venezia in cui è espressamente vietato.
È già in terzo caso che si registra in una sola settimana.
Da ultimo un passeggero turco in partenza per Istanbul, colto da improvvisa crisi d’astinenza da nicotina, ha forzato le porte “air side” al fine di recarsi nei pressi della pista di decollo e atterraggio per accendere una sigaretta.
Peccato che la trasgressione dell’uomo non sia sfuggita gli operatori della Polizia di Frontiera che sono immediatamente intervenuti bloccando il soggetto e sanzionandolo con una multa pari a 2mila euro. La medesima somma viene comminata a chi, più in generale, forza le porte air side senza esserne legittimato, in applicazione a specifiche Ordinanze dell’ENAC.
Un simile episodio era già accaduto pochi giorni prima, questa volta però gli autori dell’infrazione erano una giovane coppia che, spinti dalla medesima esigenza, forzavano le porte “air side” spostandosi in luoghi in cui è severamente vietato fumare.
L’utilizzo di sigarette, anche se elettroniche, all’interno delle infrastrutture aeroportuali è consentito esclusivamente in apposite aree ben delimitate e segnalate con apposito cartello che autorizza la possibilità di fumare.
Trattasi di uno spazio non presente in tutte le infrastrutture aeroportuali pertanto prima di accendere una sigaretta, è necessario verificare la presenza di un luogo riservato ai fumatori.
È bene ricordare, al fine di evitare multe particolarmente salate, che sul piazzale sosta aeromobili e sulle aree di manovra è rigorosamente vietato tale fumare. Il divieto si estende anche a tutti i luoghi chiusi come le sale d’attesa, i gate, i corridoi e l’area commerciale.