Nel corso dell’anno appena concluso, sono state complessivamente 104.829 le persone sottoposte a controllo identificativo dal personale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto, di queste, 673 sono state denunciate a vario titolo all’Autorità Giudiziaria e 26 sono state arrestate, principalmente per reati contro il patrimonio, per esecuzione di provvedimenti restrittivi, per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e reati inerenti gli stupefacenti.
Quasi una novantina, invece, i cittadini stranieri trovati in posizione irregolare e 748 le contravvenzioni comminate ai sensi del Regolamento di Polizia Ferroviaria, del Codice della Strada ed altre normative.
Per quanto concerne, l’attività di contrasto alla microcriminalità, svolta nelle stazioni di competenza del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto, sono state 10.293 le pattuglie impiegate, mentre 500 sono stati i servizi specifici antiborseggio, attuati in abiti civili, sia negli scali ferroviari che a bordo dei treni; lungo le tratte di competenza, numerosi anche i servizi di vigilanza effettuati sui treni allo scopo di garantire serenità e sicurezza ai viaggiatori: 531 le pattuglie a bordo dei convogli per un totale di 888 treni sui quali è stato svolto servizio di vigilanza, nelle tratte ferroviarie più a rischio.
Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 43 operazioni organizzate dal Servizio Polizia ferroviaria in ambito nazionale: 13 “Stazioni Sicure”, finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 12 “Rail Safe Day”, volte a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 12 “Oro Rosso”, per il contrasto dei furti di rame e 2 “Action Week”, finalizzate al potenziamento dei controlli di sicurezza in relazione ai trasporti in ambito ferroviario di merci pericolose. Inoltre, in campo internazionale, gli operatori della Polfer del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto hanno partecipato alle 4 “Rail Action day” e ad una “Action Week”, organizzate dall’Associazione RAILPOL - di cui fanno parte le polizie ferroviarie e dei trasporti dell’area europea - per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.
L’attività della Polizia Ferroviaria, però, non è stata focalizzata esclusivamente sulla prevenzione e repressione dei reati, ma si è concretizzata anche in momenti di pronto intervento e sostegno ai cittadini: nel marzo scorso, il personale del dipendente Posto Polizia Ferroviaria di Conegliano è intervenuto, all’arrivo nello scalo di un treno regionale Belluno-Venezia, per un’anziana signora in evidente stato confusionale, che non sapeva fornire indicazioni sulla propria identità e asseriva di voler scendere per rincasare a Belluno, a piedi.
I poliziotti si sono subito attivati e, operando in sinergia con il Comando Carabinieri, l’Ufficio Anagrafe e i Servizi Sociali di Belluno, sono risaliti all’identità della signora. Successivi approfondimenti hanno poi permesso di rintracciarne la cognata, residente a Genova e unico familiare della donna, la quale ha ringraziato il personale Polfer sia per il tempestivo operato, che per essersi amorevolmente preso cura dell’anziana parente per tutta la giornata, in attesa del suo arrivo.
Riconoscente e grata anche una musicista, alla quale, a seguito di indagine, il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria ha ritrovato e consegnato un flauto traverso in argento, di ingente valore, che la signora, scendendo in fretta alla stazione di Venezia Santa Lucia, aveva dimenticato a bordo del convoglio.
Si segnala, inoltre, il grande impegno profuso dal personale di questo Compartimento Polfer in favore dei profughi ucraini, nel corso della prima fase emergenziale legata al conflitto bellico: in collaborazione con la Protezione Civile e la Croce Verde, tra marzo e maggio, sono stati accolte oltre 2.200 persone, delle quali più di 300 sono state collocate in strutture indicate per quell’emergenza.