La Polizia di Stato di Venezia, da sempre in prima linea nell’opera di prevenzione e repressione nel contrasto alla violenza di genere, in soli due giorni ha tratto in arresto un uomo accusato di violenza sessuale e furto nei confronti di una donna ed allontanato un uomo dalla casa familiare per lesioni e maltrattamenti nei confronti della propria moglie.
Nel primo pomeriggio di domenica 9 gennaio, è giunta al 113 una segnalazione di un’aggressione ai danni di una donna che, uscita dalla propria abitazione in sestiere San Polo per fare attività sportiva, nei pressi di Campo San Boldo, mentre ascoltava musica con gli auricolari, è stata improvvisamente aggredita alle spalle da un uomo il quale, dopo averla afferrata e spinta con forza contro il muro di un edificio, con violenza ha cominciato a palpeggiare le parti intime molestandola.
La donna, seppur spaventata, ha provato comunque a reagire urlando e tentando di fotografare l’aggressore, ma questi con forza è riuscito a strapparle di mano il telefono cellulare, fuggendo alla vista di alcuni passanti accorsi in aiuto della donna.
Proprio questi ultimi, che nel frattempo avevano chiesto l’intervento della Polizia, sono riusciti a fermare l’uomo fino all’arrivo dei poliziotti.
Gli agenti delle Volanti, immediatamente giunti sul posto, dopo aver raccolto le informazioni utili dalla vittima e la testimonianza dei passanti intervenuti, hanno tratto in arresto l’uomo per violenza sessuale e furto.
L’aggressore è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa di giudizio.
Nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 gennaio a Favaro Veneto, si è verificato un secondo episodio di violenza sempre nei confronti di una donna.
Un uomo, infatti, è stato allontanato d’urgenza dalla casa familiare in quanto, in evidente stato di alterazione alcolica, aveva procurato lesioni alla moglie convivente.
Gli agenti delle Volanti, allertati da una segnalazione, sono giunti immediatamente sul posto ed hanno prontamente bloccato l’uomo, appurando in seguito che il motivo dell’aggressione era scaturito dal rifiuto della donna ad avere un rapporto sessuale con il marito.
Tale rifiuto aveva scatenato la reazione violenta dell’uomo, il quale aveva iniziato ad aggredire fisicamente la moglie portandole le mani al collo e tentando di soffocarla, arrivando persino a minacciare di ucciderla.
La donna aveva tentato di divincolarsi e fuggire senza però riuscirci, alimentando in tal modo la rabbia del marito che aveva sfogato la collera sferrandole pugni al volto sotto gli occhi del figlio undicenne.
La moglie, in forte stato confusionale e con visibili lesioni al volto, è stata condotta presso l’Ospedale dell’Angelo di Mestre per le cure del caso.
Per quanto accaduto e per i maltrattamenti subiti, che solo in questo contesto la donna è riuscita a denunciare per la prima volta, l’uomo è stato allontanato d’urgenza dalla casa familiare su disposizione della Procura.