La Polizia di Stato di Venezia, grazie all’attività condotta dagli agenti del Commissariato di P.S. di Mestre, ha ottenuto un confortante risultato nell’opera di prevenzione e repressione nel contrasto alla violenza di genere, con particolare riguardo alle violenze sia fisiche che psicologiche subite dalle donne.
Un importante risultato è stato ottenuto nel mese appena trascorso dove, attraverso la sensibilità degli operatori di polizia e grazie anche al coraggio evidenziato dalle parti offese, è stato possibile trarre in arresto due soggetti per il reato di maltrattamenti.
Il primo episodio ha riguardato un giovane italiano resosi responsabile del reato di maltrattamenti nei confronti dei genitori per le continue violenze fisiche esercitate.
Il giovane, più volte denunciato per maltrattamenti nei confronti dei propri familiari, ha continuato a perseverare con la propria condotta violenta ma, grazie all’attenzione degli uomini del Commissariato di Mestre, che con costanza hanno continuato a monitorare la situazione, in sinergia con l’autorità giudiziaria, valutata la persistente pericolosità evidenziata dal soggetto nei confronti dei suoi familiari, è stato arrestato ponendo fine alle vessazioni nei confronti dei genitori.
Il secondo episodio ha riguardato invece un cittadino egiziano, nei confronti del quale gli operatori del Commissariato di Mestre hanno eseguito una misura cautelare a causa dei suoi comportamenti violenti nei confronti della sua ex compagna.
L’uomo, nonostante fosse stato sottoposto in passato a diverse misure cautelari, dopo la scarcerazione ha continuato ad importunare la donna ed il suo attuale compagno.
Considerata l’indole violenta dell’uomo, gli agenti del Commissariato hanno ritenuto di dover continuare a monitorare la situazione. Grazie a tale attività di prevenzione, gli operatori hanno subito intuito che la vittima si trovava nuovamente in forte pericolo, per tale motivo l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto di dover disporre nuovamente la misura cautelare.
A questo punto è scattata una vera e propria caccia all’uomo, al termine della quale i poliziotti, dopo aver rintracciato ed arrestato il soggetto, lo hanno condotto in carcere.
Si sono concluse così nel migliore dei modi due vicende a dir poco spiacevoli che sovente coinvolgono situazioni intra-familiari, come il difficile rapporto tra genitori e figli, tra mariti e mogli, conviventi, ex amanti, e che sono contraddistinti sempre di più da episodi di violenza e maltrattamenti che spesso, valutato il luogo in cui avvengono, tendono a non emergere ed a restare nell’anonimato.