Proprio in coincidenza con la giornata internazionale del 25 novembre contro la violenza sulle donne, la Polizia di Stato, ed in particolare il Commissariato di P.S. di Mestre, ha ottenuto un confortante risultato nell’opera di prevenzione e repressione nel contrasto alla violenza di genere, con particolare riguardo alle violenze sia fisiche che psicologiche subite dalle donne.
Un importante risultato è stato ottenuto nel mese appena trascorso dove, attraverso la sensibilità degli operatori di polizia e grazie anche al coraggio evidenziato dalle parti offese, è stato possibile trarre in arresto tre soggetti per il reato di maltrattamenti.
I primi due arresti, avvenuti nei confronti di un cittadino turco T.D. del’64 e di un cittadino polacco W.R. del’73, erano stati effettuati tra la fine del mese di ottobre ed i primi giorni di novembre.
In entrambi i casi, a causa di reiterate segnalazioni alle forze dell’ordine di episodi di violenza subita da parte delle vittime per maltrattamenti in famiglia, rivolti in un caso anche nei confronti delle figlie, per i due uomini era stata emessa dall’Autorità Giudiziaria la misura di custodia cautelare.
L’ultimo arresto, il terzo in un mese, risale all’inizio di questa settimana, proprio alla vigilia del 25 novembre, quando gli agenti del Commissariato di Mestre hanno tratto in arresto e condotto in carcere un cittadino italiano, A.A., del’68, residente a Mestre.
L’uomo, uscito dal carcere da poco meno di due mesi per maltrattamenti nei confronti della ex compagna, dopo la scarcerazione ha immediatamente ripreso ad avere gli stessi comportamenti molesti e minacciosi nei confronti della vittima.
Considerata l’indole violenta dell’uomo, gli agenti del Commissariato hanno ritenuto di dover continuare a monitorare la situazione mantenendo costantemente i contatti con la donna.
Grazie a tale attività di prevenzione, gli operatori hanno subito intuito che la vittima si trovava nuovamente in forte pericolo, pertanto l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto di dover disporre nuovamente la misura cautelare.
Pertanto gli agenti, dopo aver rintracciato l’uomo, lo hanno tratto in arresto e ricondotto in carcere.
Anche in questo caso, si è conclusa nel migliore dei modi un’altra vicenda contraddistinta da continui episodi di soprusi e maltrattamenti famigliari i quali, spesso per vergona provata dalle stesse vittime di violenza, talvolta per paura nei confronti di chi esercita la violenza stessa, tendono ad essere taciuti o tenuti nascosti proprio dalle stesse parti offese.
Nella giornata dedicata alla violenza di genere, la Polizia di Stato, da sempre vigile e attenta in merito a tutto ciò che riguarda tale tematica, grazie anche alla preziosa collaborazione fornita dai centri antiviolenza presenti sul territorio, ricorda che è possibile chiedere aiuto ed informazioni in qualsiasi momento e che esistono misure di prevenzione personali particolarmente efficaci e tempestive senza che la vittima debba necessariamente intraprendere un percorso di natura giudiziaria.